Montefalco, il bilancio non si chiude: i conti non tornano. Arriva il commissario, Imu al massimo.
Montefalco si avvia verso il commissariamento del Comune. La maggioranza non riesce a fare il bilancio, il disavanzo è troppo grande per riuscire a far quadrare i conti. Le opposizioni del resto lo avevano detto: c’ è un buco di bilancio enorme per un piccolo comune come Montefalco. Lo stesso Sindaco Luigi Titta, per molti anni vice della Tesei, getta la spugna dopo averle provate tutte. ” Salvo qualche miracolo – ha detto ieri alla fine del Consiglio Comunale riunito in videoconferenza – non potrà essere approvato entro domani (oggi, ndr). Se così sarà non posso fare altro che rivolgermi al Prefetto per gli atti conseguenti”. Il passaggio successivo è la nomina di un commissario prefettizio. Due mesi fa – 4 agosto scorso- il Consiglio Comunale di Montefalco aveva approvato il rendiconto 2019 con un disavanzo di 4,2 milioni di euro. Al termine di una seduta incandescente la maggioranza di centrodestra approvo’ anche un piano di rientro. Ma lo stesso Sindaco sapeva bene che sarebbe stato quasi impossibile attuarlo. Si era impegnato a mettere in campo una politica di risanamento strutturale del Comune non escludendo di ricorrere al dissesto , procedura che consente di spalmare su più anni il debito. Ma recuperare le risorse necessarie per un piano di rientro non era facile, il buco di bilancio è notevole per un Comune così piccoĺo. Semmai c’è da chiedersi come sia stato possibile arrivare ad un disavanzo di oltre quattro milioni di euro, senza intervenire prima. Un disavanzo che viene da lontano, che parte dagli anni in cui Donatella Tesei era Sindaco di Montefalco. Per l’ex assessore regionale Vincenzo Riommi, oggi consigliere comunale di opposizione, ” il Comune è stato devastato e il disavanzo è stato prodotto e non manifestato nel corso degli anni passati”. Titta ci ha provato fino all’ultimo provando a vendere il patrimonio di proprietà dell’ente ma gli stessi revisori dei conti hanno scritto che ” le alienazioni previste non sono facilmente realizzabili, soprattutto per l’attuale andamento del mercato”. Il Sindaco è amareggiato, deluso e rassegnato. Non prende di mira nessuno , almeno ufficialmente, e si dice pronto a chiarire i fatti ” quando qualcuno ci chiamerà a riferire su cosa è successo”. Riommi però non fa sconti a nessuno e replica , insieme all’altro consigliere di opposizione Daniele Morici, che ” se fossimo stati un’azienda sareste stati cacciati a pedate. Chiedete scusa alla città “. Naturalmente quanto sta avvenendo è una brutta pagina politica anche per la Presidente della Regione Tesei che fino a poco tempo fa è stata per 10 anni Sindaco di Montefalco. Soltanto nel 2019 Luigi Titta è stato eletto primo cittadino . Proprio i dieci anni della sindacatura della Tesei sono stati – a parere della opposizione – determinanti per realizzare il disavanzo di oltre quattro milioni di euro.