Riommi prosciolto da tutte le accuse: ” I finanziamenti utilizzati correttamente”

Il Gip del Tribunale di Spoleto ha prosciolto Vincenzo Riommi dalle accuse a lui contestate – truffa e malversazione ai danni dello Stato – in relazione ai finanziamenti erogati dalla Regione dell’Umbria alla società Palazzo Giusti Orfini della quale era amministratore. Secondo il suo difensore, l’avvocato Nicola Di Mario, lo ha fatto ” con grande scrupolo valutativo ed applicando la nuova regola di garanzia introdotta dalla recente riforma del codice di procedura penale”. Secondo il legale “la complessa attività d’indagine non ha acquisito elementi probatori a sostegno delle accuse formulate poiché i finanziamenti erogati dalla Regione dell’Umbria alla società Palazzo Giusti Orfini sono stati ottenuti attraverso modalità lecite e, ciò che più interessa, successivamente utilizzati per finalità del tutto coerenti con quelle previste nel bando pubblico”. In base alla tesi difensiva le misure di sostegno accordato all’impresa di cui Vincenzo Riommi rivestiva la qualifica di amministratore “sono state correttamente impiegate per lo sviluppo di un brevetto industriale ad alto contenuto innovativo e di specializzazione”. “Dunque, non essendosi consumata alcuna condotta fraudolenta ovvero di malversazione – sottolinea ancora l’avvocato Di Mario – le risorse dell’Erario non hanno subito alcun nocumento o pregiudizio economico”.