Sanita’, nomine di capodanno: il commissario Del Fino smentisce il leghista Mancini. La Tesei sa tutto.
Non c’e’ nulla di automatico, nessuno e’ stato stabilizzato. Stronca sul nascere ogni polemica, che considera prematura, il nuovo commissario straordinario della Asl 2, Massimo Del Fino, sulla vicenda delle “nomine di Capodanno”. Polemica sollevata dal consigliere regionale della Lega Valerio Mancini che ha annunciato l’invio di un fascicolo alla Procura della Repubblica. La delibera in discussione e’ quella che vedrebbe sei dirigenti stabilizzati dal 1 gennaio di quest’anno dopo diversi anni di incarichi a tempo determinato. Spezza di netto l’impianto accusatorio , chiarisce con dati alla mano come stanno le cose e offre elementi utili a troncare sul nascere una discussione che , con il passare del tempo, potrebbe diventare un litigio vero e proprio. A pensare che la delibera in questione fu presa dal precedente commissario Massimo Braganti, che da gennaio e’ il nuovo direttore generale dell’azienda sanitaria universitaria Friuli centrale. Braganti e’ stato chiamato in Friuli addirittura dal Presidente della Regione Massimiliano Fedriga, leghista come Valerio Mancini .Chiarisce Massimo Del Fino ” di essere a conoscenza della delibera, di aver svolto una istruttoria e di aver comunicato gli esiti alla Presidente Tesei”. Poi entra nel merito e afferma che ” l’adozione del provvedimento non costituisce in alcun modo l’automatica stabilizzazione del personale interessato ma si limita soltanto a prendere atto delle istanze pervenute alla direzione da parte di sei professionisti a tempo determinato che da diversi anni prestano servizio all’azienda sanitaria. La delibera non entra nel merito ne tantomeno accoglie tali domande”. A conferma di cio’, spiega il nuovo commissario straordinario, ad oggi i sei professionisti continuano a svolgere l’attivita’ presso la Asl 2 con incarico a tempo determinato. L’ esordio di Massimo Del Fino, scelto prorpio dalla giunta di centro destra della Tesei, e’ stato subito messo a dura prova.