A volte ritornano, il sapore della rivincita di Rocco Girlanda: candidato a sindaco di Gubbio
A volte ritornano. E’ un modo di dire che si adatta bene all’appuntamento elettorale di Gubbio dove Rocco Girlanda, ex parlamentare di Forza Italia che ha ricoperto anche l’incarico di sottosegretario al ministero delle Infrastrutture, ha annunciato che si candiderà a sindaco alle prossime elezioni di giugno. Un ritorno alla politica attiva, un ritorno che ha il sapore della rivincita. Un ritorno che per ora ha spaccato il centrodestra che ha preferito puntare su Vittorio Fiorucci. L’operazione politica che sta mettendo in piedi ha una sua base e potrebbe fare breccia: il malcontento diffuso che si respira a Gubbio. In una intervista al Corriere dell’Umbria ha chiarito subito una cosa: ” Non mi sono candidato io, ma mi hanno candidato perché dobbiamo sviluppare la città che meritiamo”. Sta di fatto che ha deciso di rientrare nella scena pubblica e politica eugubina. Del resto, la politica è una malattia da cui non si guarisce o non si vuole guarire, diceva un ex presidente italiano. Cita Franco Zeffirelli (“Gubbio è la città più bella del mondo”), rivendica con orgoglio il suo passato da sottosegretario (“Ho portato in Umbria quattro miliardi), si onora di essere stato al fianco di Berlusconi (“Un uomo che era avanti anni luce”). Nella sua intervista ci sono anche tanti ricordi come quando Berlusconi organizzò a Gubbio la scuola di formazione politica di Forza Italia. “Aveva la passione delle tagliatelle al tartufo che gli faceva recapitare Francesco Polidori (oggi proprietario del Corriere dell’Umbria, ndr)”, rivela Girlanda. Il giudizio sul sindaco Filippo Stirati è tagliente: “Non ho apprezzato niente di niente della sua amministrazione”. Sarà candidato di “Rinascimento Eugubino” , con lui anche l’ex sindaco di sinistra Diego Guerrini che sta lavorando a una lista civica di sostegno. “Non avrei mai accettato di fare il candidato del centrodestra”, precisa con uno scatto d’orgoglio. Sarà sincero ? Forse è come la favola della volpe e l’uva, che quasi tutti abbiamo letto o sentito raccontare. Forse rosica un pò per non essere stato preso in considerazione dai suoi ex amici. Lui però sembra sicuro di ciò che dice: “Ribadisco, non avrei mai accettato di fare il candidato politico di questo centrodestra perché andrebbe a cozzare con un realtà che è pur sempre quella della città dei 40 Martiri”.