Dramma lavoro, lettere di licenziamento per i lavoratori ex Merloni. Timori per Treofan
Doppia richiesta di incontro da parte di Cgil, Cisl e Uil in merito alla Treofan di Terni. Le tre sigle sindacali hanno infatti scritto una lettera al Prefetto di terni, Emilio Dario Sensi, per sollecitare un confronto, insieme alle rsu di fabbrica, nel quale rappresentare le preoccupazioni legate agli aspetti inerenti alla sicurezza del sito. Una seconda missiva è stata invece indirizzata alla presidente della Regione Donatella Tesei, all’assessore allo sviluppo economico Michele Fioroni, e al sindaco Leonardo Latini per chiedere di fare il punto, sempre coinvolgendo le rsu, rispetto alla vertenza. A quasi 13 mesi dalla dismissione del sito da parte della multinazionale Jindal, non hanno infatti ancora trovato concretezza le ipotesi di reindustrializzazione dello stabilimento del polo chimico ternano. Circa 130 lavoratori sono in attesa di notizie ufficiali, per i quali recentemente è stato attivato un ulteriore anno di cassa integrazione nell’ambito degli strumenti concessi dall’Area di crisi complessa di terni e Narni. Mentre proseguono in fabbrica le visite di possibili acquirenti, il liquidatore Federico Varazi ha annunciato recentemente alle forze sindacali che entro la settimana dovrebbe essere conclusa la diligence, passaggio propedeutico all’eventuale vendita. Non va meglio per gli operai della ex Merloni. Fra due mesi finiranno gli ammortizzatori sociali per i 244 lavoratori dello stabilimento di Gaifana di Nocera Umbra e per i 245 lavoratori del sito di Fabriano. Proprio in queste ore stanno arrivando ai 489 lavoratori le lettere di licenziamento. Un finale veramente drammatico per quasi 500 famiglie, molte delle quali umbre. Con la scadenza della cassa integrazione per cessazione (15 maggio prossimo) scatta quindi il licenziamento collettivo della ex Merloni per 245 lavoratori umbri.