Festival del Medioevo, edizione 2019 dedicata al mondo femminile
GUBBIO – Il sindaco Filippo Mario Stirati ha partecipato a Milano, insieme all’assessore alla cultura Oderisi Nello Fiorucci, alla presentazione della V edizione del Festival del Medioevo, in programma a Gubbio dal 25 al 29 settembre. “Questo appuntamento -ha dichiarato il sindaco Stirati – rappresenta l’elemento cruciale della vita culturale e di promozione turistica della nostra città dal momento che interpreta in maniera armonica la sostanza della storia e della contemporaneità della nostra comunità. Gubbio vive ancora il Medioevo con le sue tradizioni plurisecolari quali la Festa dei Ceri, il Palio della Balestra, le tradizioni dei Quartieri, delle arti e dei mestieri e il nostro centro storico medievalissimo, vivo, vivibile e vissuto, rappresenta una realtà pulsante, non un luogo desertificato o musealizzato. Evento di approfondimento e di alto profilo culturale, con un interessantissimo tema quale quello della donna nel Medioevo, con il quale vengono riproposte continuamente riletture, approfondimenti, scoperte, curiosità rivolte anche al grande pubblico, il Festival fa della nostra città un punto di riferimento nazionale ed internazionale proprio su questa tematica”.
Sarà una lezione di Maria Giuseppina Muzzarelli, ordinaria di Storia Medievale dell’Università di Bologna, ad inaugurare la quinta edizione del Festival del Medioevo, in programma a Gubbio dal 25 al 29 settembre. Il tema del 2019 è “Donne. L’altro volto della Storia”: un percorso intorno alla condizione femminile, alla radice dei pregiudizi e degli stereotipi. Le voci delle donne e le loro storie. Spesso inascoltate. A volte dimenticate. Eppure forti, chiare e resistenti. Capaci di riemergere, anche a distanza di secoli. Un lungo racconto tra l’arte e la letteratura, la politica e la filosofia. Protagonisti dell’evento saranno più di cento storici, saggisti, scrittori, scienziati, architetti e giornalisti, impegnati in una vera e propria sfida di divulgazione: raccontare storie piccole e grandi dal punto di vista delle donne. Nella vita quotidiana, nei palazzi del potere, all’interno dei conventi e perfino sui campi di battaglia: sante e regine, streghe e madonne, artiste, seduttrici, imprenditrici, guaritrici, scrittrici, miniaturiste, muse e medichesse. Donne che scrivono e che governano, capaci di esplorare nuovi mondi o di evocarli. Un viaggio affascinante, con molte sorprese. Riassunte in modo esemplare nella straordinaria figura di Christine de Pizan, la prima intellettuale di professione, vissuta fra fine Trecento e gli inizi del Quattrocento. Veneziana di nascita e francese di formazione. Ma italiana, figlia di un medico e astrologo emigrato alla corte del re di Francia, originario di Pizzano, un paesino dell’appennino emiliano. Nel suo libro più famoso, “La città delle dame”, Christine si batteva, in anticipo di secoli, per l’emancipazione femminile. Spiegava ai potenti del suo tempo che se a una ragazza fosse stata concessa la possibilità di studiare, quella fanciulla avrebbe ottenuto gli stessi risultati degli uomini. Anzi, forse li avrebbe superati. In altri scritti, ripeteva che bisogna rimuovere le “pietre nere” del pregiudizio gettate sul cammino delle donne: stereotipi e conflitti con i quali le società del mondo contemporaneo fanno ancora i conti, come testimoniano le cronache di tutti i giorni. Donne celebri, capaci di influenzare la politica e la società del loro tempo, come Ildegarda di Bingen, Matilde di Canossa, Teodolinda, Irene di Bisanzio, Sichelgaita, Costanza d’Altavilla, Melisenda, Eleonora d’Aquitania, Giovanna d’Arco, Eleonora d’Arborea, Chiara d’Assisi, Santa Caterina da Siena, Margherita Datini, Battista Sforza e Lucrezia Borgia. E altre figure femminili, tra storia e leggenda, diventate nei secoli delle vere e proprie icone della letteratura e dell’arte, da Beatrice a Francesca da Rimini, da Eloisa a Tristana, da Laura a Ginevra. La leggendaria papessa Giovanna. Trotula, prima donna medico. Le regine e sultane dell’Islam. Le Shieldmaidens, implacabili guerriere delle saghe norrene. Le donne di Tolkien ne Il signore degli Anelli. E le languide muse dei Preraffaelliti, interpreti nostalgiche, nella pittura e anche nella vita privata, di un Medioevo rimpianto, sognato, trasformato e a volte stravolto. Come nelle vicende di altre eroine, evocate sul grande schermo, nei fumetti e in rutilanti e seguitissime serie televisive, come Viking o Il trono di Spade: da Lagertha a Uta di Ballenstedt, da Ladyhawke a Daenerys Targaryen, fino alla terribile Cersei Lannister e all’audace e impulsiva Arya Stark. Un universo femminile raccontato nei dettagli dal sesso alle fake news e agli stereotipi sullo ius primae noctis e la cintura di castità, fino alle vicende meno note di donne in clausura, regine decapitate, spose bambine, prostitute in cerca di un riscatto sociale e transgender vissute nel Trecento. SEI FOCUS Il ricco programma del Festival propone sei approfondimenti tematici: La scrittura delle donne (giovedì 26 settembre); Tolkien session (venerdì 27 settembre); Bambin Gesù delle mani: il Pintoricchio ritrovato (venerdì 27 settembre); Il Medioevo fra noi (sabato 28 settembre) incontro sulla figura femminile nell’immaginario medievalista contemporaneo, La scuola dei rievocatori (sabato 28 settembre), appuntamento dedicato alle migliaia di rievocatori impegnati in ogni regione d’Italia nel far rivivere la storia e le tradizioni del loro territorio e Matilde, una donna del Mille (domenica 29 settembre). LEZIONI STORIA DELL’ARTE Tra le lezioni d’arte, i focus su La Madonna del Parto di Piero della Francesca (mercoledì 25 settembre), Le donne sconosciute dell’Arazzo di Bayeux (giovedì 26 settembre) e il Pintoricchio e le Stanze Vaticane (venerdì 27 settembre). MOSTRA Nel tardo pomeriggio di venerdì 27 settembre, nel Palazzo dei Consoli, sulla spettacolare Piazza Grande, verrà inaugurata l’esposizione di una straordinaria ed enigmatica opera del Pintoricchio, rimasta ignota per quasi cinquecento anni: il “Bambin Gesù delle Mani”. Prezioso frammento di un affresco scomparso, concepito tra il 1492 e il 1494 per volere di Rodrigo Borgia, salito al soglio di Pietro con il nome di Alessandro VI, l’opera racconta i segreti delle Stanze vaticane e la storia di Giulia Farnese, la bellissima “sposa del papa”. SPETTACOLI Il Festival propone Lectura dantis. Voci di donne dall’Inferno a cura dell’attore e regista Franco Ricordi (mercoledì 25 settembre, Teatro Luca Ronconi), il concerto Ondas do mar, le cantigas de amigo e l’amore verso la donna nel Medioevo dell’Ensemble Micrologus (Palazzo Ducale, giovedì 26 settembre) e un concerto di Patrizia Bovi con voce, arpa e percussioni: Voci di donne, storie di sante, visionarie, mistiche (sabato 28 settembre, Refettorio Biblioteca Sperelliana). FIERA DEL LIBRO MEDIEVALE Una occasione unica per trovare tutto quello che c’è da leggere sul Medioevo, dai saggi ai romanzi storici, fino ai fumetti e ai libri per bambini. MINIATORI DAL MONDO L’antica arte della miniatura rivive nella patria di Oderisi da Gubbio miniaturisti e calligrafi italiani e stranieri trasmettono l’arte degli scriptoria medievali ai tanti appassionati e agli studenti degli istituti artistici. IL MEDIOEVO DEI BAMBINI Ripetuto in diverse giornate, prevede giochi, letture, animazioni, laboratori d’arte e corsi di disegno riservati ai più piccoli. La manifestazione offre anche recital di poesia, laboratori di danza e visite guidate alla scoperta dell’Umbria medievale, insieme a eventi particolari dedicati all’artigianato come La piazza dei mercanti e gli Antichi mestieri. PARTNERS E PATROCINI Il Festival del Medioevo gode dei patrocini scientifici della Treccani, del Ministero dei Beni Culturali, dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo (Isime), della Società Italiana Storici Medievisti (Sismed), della Società degli Archeologi Medievisti Italiani (Sami), del Centro Studi Longobardi, del Pontificio Consiglio della Cultura in Vaticano e della Fondazione Giancarlo Pallavicini. Altri patrocini istituzionali sono assicurati dalla Regione Umbria e dalla Regione Lombardia. Partners per il settore didattico sono la Fondazione Giuseppe Mazzatinti e l’Università Lumsa. La RAI, con RAI Cultura e i canali RAI Storia e RAI Radio3 è il principale media partner della manifestazione, insieme alle riviste di divulgazione storica MedioEvo e Archeo. Collaborano in modo stabile con il Festival del Medioevo anche Italia Medievale, portale web impegnato da molti anni nella promozione del patrimonio storico e artistico del Medioevo italiano, MediaEvi, pagina Facebook specializzata nell’analisi dei cosiddetti medievalismi, Feudalesimo e Libertà, fenomeno social di goliardia e satira politica, il sito e la casa editrice Enciclopedia delle donne, un’opera collettiva sul web che raccoglie le biografie di donne di ogni tempo e paese e Radio Francigena, la voce dei cammini. Sostengono la manifestazione il Comune di Gubbio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il Gruppo Azione Locale Alta Umbria (GAL) e la Camera di Commercio di Perugia. Tra gli sponsor principali Colacem, Fondazione Pallavicini, Banco Desio, Visit-Emilia, Città di Lucca, Metalprogetti, Fondazione Mazzatinti, Tecla, New Font e la Università dei Muratori di Gubbio. L’evento sarà altresì presentato lunedì 16 settembre 2019 alle ore 11.00 a Perugia, presso la Regione Umbria, Palazzo Donini · Salone d’Onore in Piazza Italia, 96 – Perugia.
Il sito della manifestazione e la relativa pagina Facebook @FestivalDelMedioevo (più di 50mila followers) sono gli indirizzi online dedicati alla divulgazione storica del Medioevo più visitati in Italia (www.festivaldelmedioevo.it).