Giornata della Memoria, il Mazzatinti ricorda Gino Bartali

GUBBIO – Sarà una lunga settimana di eventi al Polo Liceale Mazzatinti in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria del 27 gennaio p.v.

Inizia il Liceo Sportivo che, insieme al triennio del Liceo Artistico e alle quinte delle Scienze Umane, propone la prima riflessione già domani martedì 19 gennaio, incontrando Gioia Bartali, nipote del grande ciclista Gino.

Gino Bartali, ciclista professionista dal 1934 al 1954, soprannominato Ginettaccio, vinse tre “Giri d’Italia” (1936, 1937, 1946) e due “Tour de France” (1938, 1948), oltre a numerose altre corse tra gli anni trenta e gli anni cinquanta.

In particolare la sua vittoria al Tour de France del 1948, a detta di molti, contribuì ad allentare il clima di tensione sociale in Italia dopo l’attentato a Palmiro Togliatti. La carriera di Bartali fu comunque notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori.

Costretto a lavorare come riparatore di ruote di biciclette, fra il settembre 1943 e il giugno 1944, Bartali si adoperò in favore dei rifugiati compiendo numerosi viaggi in bicicletta dalla Stazione ferroviaria di Terontola fino ad Assisi, trasportando documenti e foto tessere nascosti nei tubi del telaio della bicicletta affinché una stamperia segreta potesse falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati. Ricercato dalla polizia, sfollò a Città di Castello, dove rimase cinque mesi, nascosto da parenti e amici.

Nel 2006 il Presidente della Repubblica Ciampi gli conferì la medaglia d’oro al merito civile

Nel 2013 è stato dichiarato Giusto tra le Nazioni per la sua attività durante la seconda guerra mondiale.

Con Gioia Bartali, i ragazzi potranno confrontarsi sui valori dello sport che hanno portato un grande campione a compiere azioni eroiche per i sentimenti di solidarietà e pietà umana che ogni essere umano, vieppiù uno sportivo deve avere.

L’incontro si svolgerà in piattaforma ed avrà ospiti il Sindaco di Gubbio prof. Filippo Mari Stirati e l’assessore allo Sport Gabriele Damiani.