Gubbio, Processione sulle orme della tradizione
GUBBIO – All’imbrunire del Venerdì Santo si rinnoverà a Gubbio la sacra rappresentazione della Processione del Cristo Morto che da secoli è riferimento religioso e culturale di tutto il popolo eugubino. Come avvenuto negli ultimi anni, a causa dell’attuale inagibilità della Chiesa di Santa Croce della Foce il rito muoverà alle ore 19,30 dalla Chiesa di San Domenico dirigendosi verso il “pietrone” per poi compiere il solito ed antico itinerario che permetteva di mostrare il Cristo Morto alla venerazione di Monasteri, Conventi, Confraternite, luoghi di sofferenza e fedeli.
A causa della parziale chiusura di via Perugina la processione non potrà recarsi nelle vicinanze del Mausoleo dei 40 Martiri mentre raggiungerà l’incrocio tra via Perugina e viale Don Minzoni fino all’altezza del monastero delle suore “Clarisse Cappuccine” per poi tornare indietro e riprendere via Mazzatinti. Lo stridente canto del “Miserere” alternato ai “Canti della Passione” accompagnerà i simboli della passione per le vie della città in un clima di silente devozione.
Tradizione particolarmente sentita è il “bacio del Cristo Morto” con l’offerta di violette: la chiesa di San Domenico sarà aperta dalla serata di giovedì e per tutto il venerdì ed il sabato, eccezione fatta per le ore notturne. Nella mattinata di sabato saranno a disposizione i sacerdoti per le “confessioni dei fedeli” ed in serata, alle ore 20,30 si celebrerà la funzione della “reposizione del SS.mo Crocifisso” al termine della quale, sempre a nella Chiesa di San Domenico sarà celebrata la veglia Pasquale cittadina.