Partito democratico, acque agitate: “Verini fuori, serve figura esterna”
GUALDO TADINO – Acque ancora agitate nel Pd. Verini lascia ma non lascia e annuncia l’avvio della fase congressuale dopo l’assemblea nazionale di Bologna. E così la tensione nei territori aumenta, con qualche partito in vera e propria fibrillazione.
E’ il caso di quello di Gualdo Tadino, che spara a zero su Verini e sulla situazione attuale: “Il Partito Democratico di GUALDO TADINO dopo la sonora sconfitta elettorale alle scorse elezioni regionali, fatte le dovute considerazioni e le doverose analisi sul voto, esprime seria preoccupazione sul futuro del partito, sia a livello regionale che nazionale. Il rinnovamento e il cambiamento tanto sbandierato e mai attuato nei fatti anche prima delle elezioni in UMBRIA, sembra per qualcuno un mantra da usare in maniera gattopardesca anche in vista della prossima scadenza congressuale, cambiare tutto per non cambiare niente è una cosa che non possiamo più permetterci. Noi da Gualdo Tadino- dicono – pensiamo invece che solo attraverso un’azione seria, concreta e trasparente si possa superare questo drammatico momento, iniziando fin da subito una rifondazione dal basso che si fondi sul contributo appassionato di tanti amministratori e militanti”.
“Una nuova era può e deve iniziare, noi siamo pronti a dare il nostro contributo come abbiamo sempre fatto, ma la situazione impone un cambio di rotta radicale a partire da un necessario quanto imprescindibile passo indietro del Commissario Regionale. Non è possibile, infatti, dichiarare pubblicamente che la “propria funzione è esaurita” e poi contestualmente continuare a gestire in prima persona il partito, a partire dalla scelta del Capogruppo in Consiglio Regionale fino a pretendere di dettare le regole per il prossimo congresso. Come iscritti e militanti del Pd di GUALDO TADINO, inoltre, ci sentiamo offesi dalle ultime dichiarazioni fatte dal commissario, vorremmo infatti sapere cosa intende quando afferma che bisogna fare un ” TESSERAMENTO PULITO”. Il circolo di GUALDO TADINO, come del resto tutti gli altri, sul tesseramento negli anni ha sempre agito con chiarezza e trasparenza, sparare nel mucchio è facile, ma ledere la dignità e l’onesta di tutti quegli iscritti e militanti che con passione si adoperano quotidianamente è inaccettabile e fuori luogo. Invitiamo pertanto il commissario VERINI a non andare oltre, ed al Segretario NICOLA ZINGARETTI chiediamo con estrema urgenza di individuare una figura esterna che sappia essere arbitro neutrale ed imparziale nel gestire al meglio i prossimi fondamentali appuntamenti congressuali”.