Assisi, gira in auto con i connazionali ma doveva essere in carcere: fermato dai carabinieri
ASSISI – Buttatosi alle spalle “quell’errore di gioventù” commesso anni addietro, girava tranquillamente in macchina con altri due suoi connazionali. Due sere fa ha però dovuto fare di nuovo i conti con la realtà giudiziaria che non ha mai cancellato il residuo pena pendente nei suoi confronti a seguito di condanna per furto aggravato commesso nel lontano 2006.
E’ quanto successo ad un cittadino egiziano munito di regolare permesso di soggiorno fermato nell’ambito dei dispositivi di posti di controllo organizzati dal Comandante della Compagnia di Assisi e dietro il coordinamento strategico/operativo del Comando Provinciale al fine di arginare il preoccupante fenomeno legato alla commissione di reati predatori e di quelli contro il patrimonio. Sono le 17,30 di sabato circa quando una pattuglia della Stazione Carabinieri di Assisi impegnata come di consueto nel controllo alla circolazione stradale intima l’alt ad una macchina di piccola cilindrata alla cui guida si trova una signora del posto. A bordo anche tre nordafricani che forniscono ai militari i relativi documenti di riconoscimento.
ai primi controlli emergeva che il più giovane di essi aveva in pendenza un ordine di carcerazione per fatti commessi a Milano dieci anni or sono: i Carabinieri giunti in Caserma lo hanno informato che, per quel furto in cantiere commesso nel maggio del 2006 a Milano, era stato condannato a due mesi di carcere e che la pena detentiva era diventata definitiva. Il giovane egiziano non ha potuto fare altro che comunicare il tutto ai suoi connazionali prima di essere associato presso la Casa Circondariale di Capanne dove dovrà rimanere ristretto fino a metà maggio.