Assisi, turista scroccone seriale denunciato per la 28esima volta

ASSISI – E’ uno scroccone seriale quello denunciato dalla polizia di Assisi, riuscito a farla franca per la 28esima volta.  Davanti agli agenti del Commissariato di  Assisi si è presentato il titolare di un’attività ricettiva di Santa Maria degli Angeli che ha denunciato il mancato pagamento da parte di un 36enne, in compagnia di Yuma, un cane di razza dalmata. L’uomo, di origine friulana, si era presentato presso la locanda chiedendo l’ospitalità per sé e per il suo cane, per un paio di notti. Pur non ricevendo solitamente animali, l’albergatore dietro corrispettivo di un supplemento aveva di dare a suoi  ospiti una stanza con un terrazzino, confortevole anche per le necessità del cane.

Pattuita la somma, l’uomo prometteva che avrebbe pagato l’indomani all’arrivo del padre che sarebbe dovuto giungere ad Assisi con il treno per rimanere in albergo con lui qualche giorno in più. Già insospettito dall’atteggiamento poco chiaro dell’uomo, il titolare trovava conferma ai propri dubbi quando l’indomani mattina trovandosi a passare lungo la stazione ferroviaria, notava il suo ospite in compagnia del Dalmata mentre camminava dando però l’impressione di chi non sapesse dove andare. Pensando a quel punto che stesse aspettando il padre, l’albergatore decideva di fermarlo e chiedergli dell’arrivo del genitore che a suo dire sarebbe dovuto giungere nel  tardo pomeriggio. Verso sera però, il titolare, nel frattempo rientrato nel suo hotel, avvertiva dei forti rumori provenienti proprio dalla stanza del friulano, per cui credendo che fosse arrivato il padre decideva poco dopo  di andare a controllare. Una volta arrivato alla stanza, trovava la porta spalancata e all’interno uno scenario inquietante.  L’ospite era scappato portando via con sé tutte le sue cose compreso il televisore al plasma della stanza, letteralmente scardinato dalla parete.

E come ogni buon ladro che si rispetti a lasciare la propria firma è stata la sua complice canina. In ogni suo angolo, la stanza era piena infatti di escrementi del Dalmata. L’uomo, rintracciato al telefono dall’albergatore, con arroganza e strafottenza asseriva di non dovere nulla a nessuno anzi alzando la voce minacciava l’albergatore che se avesse continuato con le sue false accuse sarebbe stato lui a denunciarlo e fargli chiudere l’attività. A seguito dell’alterco, non ricevendo più notizie del suo gradito ospite, l’albergatore  decideva quindi di rivolgersi agli agenti del Commissariato, che dopo i primi approfondimenti scoprivano di avere a che fare con un vero e proprio “scroccone” seriale.

Gli accertamenti compiuti permettevano infatti di scoprire che l’uomo, pluripregiudicato con alle spalle precedenti per furto, minaccia e oltraggio a p.u., danneggiamento, falso e truffa, aveva collezionato dal 2010 fino ad oggi ben 27 denunce per insolvenza fraudolenta perché girando per il Trentino e il Veneto, da Canazei a Belluno, da Asiago a Coneggiano, l’uomo si intratteneva in alberghi confortevoli e pasteggiava in centralissimi ristoranti in compagnia del suo cane, trovando però sempre il modo fraudolento di non saldare il conto. Scroccone divenuto così tanto noto da occuparsi di lui persino un’associazione di categoria del Nord Italia che dopo averlo “schedato” come ospite non gradito, ha diffuso l’allarme tra i suoi iscritti. Gli agenti del Commissariato di Assisi non hanno potuto far altro che arricchire il suo lungo curriculum con la 28esima denuncia per insolvenza fraudolenta e furto. Per lui pronto anche il provvedimento di ritorno nel Comune di Assisi per la durata di 3 anni. A farla franca, come al solito, soltanto la sua complice più fidata, Yuma.

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