Città di Castello, all’ufficio oggetto smarriti della municipale anche quattro suini, una pecora ed un pony da ritrovare
CITTÀ DI CASTELLO – Cittadini e turisti distratti, soprattutto in estate, si rivolgono sempre di più all’ufficio oggetti smarriti dei presidi della Polizia Municipale di Città di Castello, in via XI settembre nel quartiere San Giacomo e presso il Loggiato Gildoni in pieno centro storico con la speranza di ritrovare quanto perduto o a volte sottratto furtivamente. Dall’inizio dell’estate ad oggi gli agenti della Polizia Municipale (19 complessivamente in servizio), coordinati dalla comandante, Luisella Alberti e dal vice-comandante, Graziano Fioucci, hanno fronteggiato in maniera efficiente la crescente richiesta di aiuto ed intervento, trovandosi di fronte talvolta a situazioni a dir poco inedite.
Accanto a segnalazioni di smarrimento di telefoni cellulari, anche di ultima generazione, (due negli ultimi mesi) alle tradizionali biciclette, mazzi di chiavi (alcune davvero originali), monili vari, borse e zainetti, carte di credito, gli agenti della polizia municipale tifernate hanno dovuto annotare nell’apposito registro anche quattro suini, una pecora, un passaporto bovino ed un pony, letteralmente volatilizzati all’insaputa degli ignari proprietari in preda alla disperazione.
“Siamo arrivati ad oltre 100 rinvenimenti, da giugno ad oggi sono oltre una trentina, il periodo estivo è quello in cui la gente è più distratta – precisano, Giacinto Selleri appuntato e Gabrio Campagni, agente (nella foto) – senza contare poi le chiavi e altri oggetti che vengono immediatamente restituiti (attraverso visure o altri ricerche i vigili riconsegnano al leggittimo proprietario l’oggetto smarrito) e che non vengono registrate. I giorni di mercato sono quelli in cui i documenti e le chiavi sono smarrite più facilmente. Ultimamente è stata smarrita in centro storico una collana di perle, ancora non rinvenuta, una bicicletta da uomo e un ovino. Gli smarrimenti dei cellulari sono calati vistosamente negli ultimi tempi, forse perché hanno un valore economico consistente. C’è chi ha denunciato la scomparsa di 4 suini in un solo colpo”.
Tante, fortunatamente anche le storie a lieto fine come quella di alcuni turisti stranieri, che gli agenti della municipale hanno rintracciato in Inghilterra e che, a loro dire, verranno a ritirare alcuni documenti quando faranno le prossime vacanze in Umbria ed una signora che ha ritrovato grazie al loro tempestivo intervento, il portafogli con all’interno i documenti ed oltre cento euro, smarrito all’ospedale di Città di Castello dove si era recata a prenotare una visita specialistica al Cup. Codice civile alla mano e legislazione vigente in corso, tutti gli oggetti smarriti o ritrovati e consegnati da eventuali “ritrovatori” al Corpo di Polizia Municipale, restano in custodia sotto scorta fino al termine di un anno un mese ed un giorno dalla data del ritrovamento e consegna agli agenti dell’ufficio apposito. Trascorso quel periodo, se il legittimo proprietario non si è nel frattempo presentato, chi ha ritrovato l’oggetto, esibendo documenti e apposita ricevuta ne consegue la proprietà definitiva. L’assessore alla Polizia Municipale, Monica Bartolini, nel corso di una visita ai presidi comunali dislocati in città e agli uffici amministrativi ha rimarcato “il prezioso lavoro che i vigili urbani svolgono a contatto con i cittadini, turisti e visitatori facendosi carico di numerosi adempimenti, fra cui quello particolarmente sentito ed apprezzato per la funzione sociale e di raccordo con le altre forze dell’ordine, della sezione oggetti smarriti”.