Codep, Roscini rischia il processo per “bancarotta fraudolenta”
PERUGIA – Oltre alle grande dell’inchiesta Earthquake, l’imprenditore assisano Stefano Roscini potrebbe rispondere anche di bancarotta fraudolenta per la Codep, della quale era diventato presidente. Roscini era diventato presidente dopo il sequestro dell’impianto ma, secondo l’accusa, ha aggravato il dissesto della società astenendosi dal chiedere il fallimento della stessa pur essendo evidente e irreversibile lo stato di decozione a partire dall’esercizio 2009. Roscini avrebbe anche tenuti i libri e le scritture contabili in guisa da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari. Il giudice Alberto Avenoso avrebbe dovuto decidere sul rinvio a giudizio ma si è preso tempo, rimandando al 22 dicembre prossimo. Roscini è difeso dall’avvocato Pietro Gigliotti che ha presentato una memoria per sostenere l’assenza di riferibilità alle condotte di Roscini.