Derby Gubbio – Gualdo, Daspo eccessivo e il prefetto dimezza la pena del tifoso
PERUGIA – Divieti troppo duri per il tifoso del Gualdo Casacastalda oggetto di Daspo per il suo comportamento durante il derby con il Gubbio dello scorso 18 ottobre. Così il prefetto Raffaele Cannizzaro dimezza i vincoli, facendo cantare vittoria all’uomo, operaio 41enne, e all’avvocato Claudio Cimato.
A raccontarlo è la Nazione dell’Umbria, che ricostruzione la storia del movimentato derby degli appennini. La polizia lo aveva stangato per un anno, vietando l’accesso “alla Coppa Italia, alle coppe internazionali, al campionato e alle amichevoli alle quali partecipano squadre di calcio militanti in campionati nazionali professionistici e dilettantistici iscritti alla Figc”. Ingresso interdetta anche “a tutte le competizioni ufficiali e amichevoli della nazionale italiana, i luoghi antistanti gli stadi in occasione delle partite cui partecipano le predette squadre, le stazioni ferroviarie interessate dall’arrivo e dalla partenza dei convogli delle tifoserie in occasione degli incontri e i piazzali adibiti alla partenza, arrivo e sosta degli autoveicoli che trasportano le tifoserie”. Il tutto perché il tifoso era stato ritenuto responsabile di un “atteggiamento violento e provocatorio” con gli eugubini, insultati in cerca dello scontro fisico.
Il problema, sottolineato dal ricorso dell’avvocato Cimato, era stato quello del rischio dell’arresto dell’uomo anche in una gita fuoriporta in treno, magari a Firenze, il giorno della partita della Fiorentina, imbattendosi in una carovana di tifosi alla stazione. Quindi rischio arresto sempre presente, soprattutto alla luce del calcio spezzatino.
Per Cannizzaro però il divieto è sproporzionato rispetto agli episodi contestati, “tenuto conto della natura dilettantistica dell’incontro Gualdo – Gubbio. Quindi la misura interdittiva va limitata ai soli incontro del Gualdo, nonché ai luoghi antistanti gli stadi e ai piazzali dove partono, arrivano e sostano le auto dei tifosi”.