Ferentillo, furto di legna da ardere: la forestale denuncia il titolare di una ditta abruzzzese
FERENTILLO – Gli agenti della stazione di Ferentillo del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato il titolare di una ditta boschiva di Avezzano (Aquila) per il reato di furto aggravato di legna da ardere al termine di un’ispezione sulle operazioni di taglio in un bosco della località Traglione di Ferentillo.
Gli agenti hanno notato innanzi tutto che la superficie già tagliata al momento della loro ispezione era al di fuori dei confini assegnati, e superiore a quella che risultava autorizzata: dalle successive misurazioni con strumenti Gps è risultato che il taglio aveva riguardato una superficie complessiva di oltre quattro ettari di bosco, di circa 2,2 ettari superiore alla superficie di bosco che era stata acquistata dalla ditta impegnata nel taglio. Interpellati dagli agenti della Forestale, tutti i proprietari dei boschi confinanti hanno dichiarato di non aver venduto al taglio i loro boschi al di non aver venduto al taglio alla ditta boschiva che stava operando, pertanto ne hanno certificato il furto. La legna da ardere asportata in maniera fraudolenta è stata stimata avente un valore commerciale di 23.000 euro circa.
Dagli ulteriori accertamenti svolti è emerso che la ditta boschiva che stava operando non era autorizzata per l’utilizzazione di boschi per conto terzi nella regione Umbria e che un operaio della ditta stava lavorando sul bosco nella località di Traglione in mancanza della necessaria iscrizione all’elenco degli operatori forestali della regione Umbria, ovvero non aveva il patentino e pertanto non poteva fare uso della motosega. Infine sono state riscontrate altre gravi infrazioni alla normativa forestale per le operazioni di utilizzazione del bosco.
Il responsabile della ditta boschive è stato pertanto denunciato e ora rischia la reclusione da uno a sei anni ed una multa da fino 1.032 euro; inoltre in base alla specifica normativa vigente allo stesso sono state contestate sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 47.000 euro.