Giro di prostituzione a Terni, 5 rinvii a giudizio. Si torna in aula il 28 giugno
TERNI – Cinque persone sono state rinviate a giudizio dal pubblico ministero Elisabetta Massini. Si tratta di moglie, marito e due nipoti accusati di aver creato un giro di prostituzione nella zona del cimitero di Terni. Altre due persone (arrestate nel 2011) hanno invece patteggiato la pena. Ad aprire il processo per le cinque persone sarà il giudice Maurizio Santoloci. Secondo quanto ricostruito la “banda” avrebbe creato un vero e proprio sistema di sfruttamento della prostituzione. Cardine dell’attività era il cimitero di Terni, ma diverse ragazze sarebbero arrivate anche a Perugia e Viterbo. Nell’indagine sono coinvolti marito e moglie (lei di 45 anni) e due nipoti di 27 e di 32 anni, tutti ternani ed una donna somala di 49 anni. Ad inchiodare la banda ternana ci sarebbero anche intercettazioni telefoniche e diversi appostamenti di polizia giudiziaria. Pesante la posizione del capo della banda, lievi invece le risultanze per moglie e nipoti, che sarebbero stati incastrati nel giro attraverso alcune intercettazioni telefoniche. A difendere la banda gli avvocati ternani Massimo Proietti e Carlo Viola. La prossima udienza è fissata al 28 giugno prossimo davanti al collegio dei giudici.