Perugia, arrestato 29enne palestinese: sarebbe il responsabile dei furti nelle attività commerciali

PERUGIA – Nei giorni scorsi Polizia di Stato ha rintracciato nella zona di Fontivegge un cittadino palestinese, classe 1989, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e ricercato in quanto destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’uomo, infatti, è gravemente indiziato di aver commesso, nell’arco degli ultimi mesi, ben cinque furti all’interno di altrettanti esercizi commerciali, utilizzando sempre lo stesso modus operandi.

Secondo le risultanze di indagine, egli era solito introdursi nei negozi per poi, approfittando di un momento di distrazione dei commessi, asportare oggetti di valore lasciati sui banconi o visitare magazzini o stanze riservate al personale dipendente al fine di impossessarsi di denaro contante, carte di credito o telefoni cellulari temporaneamente incustoditi.

Con questa tecnica, avrebbe colpito sia in esercizi commerciali del centro storico che in negozi ubicati lungo Via Settevalli, diventando in breve tempo l’incubo di commessi e commercianti.

Nel tempo, gli sono attribuiti furti di smartphone, computer portatili, tessere bancomat e carte di credito, oltre naturalmente a diverse centinaia di euro in contanti.

Tutto fa pensare che il giovane non avrebbe interrotto i furti se la Squadra Mobile di Perugia, grazie anche al supporto delle immagini della videosorveglianza dei locali colpiti, non lo avesse dapprima inchiodato alle sue responsabilità e poi rintracciato ed arrestato.

All’esito delle indagini, gli investigatori della Squadra Mobile, costantemente coordinati dalla Procura della Repubblica di Perugia, sono riusciti ad attribuire un volto e un nome al responsabile dei cinque furti.

Gli elementi raccolti hanno consentito al G.I.P. di emettere ordinanza di misura restrittiva in carcere per i reati di furto aggravato e di indebito utilizzo di carte di credito, alla quale i poliziotti hanno dato esecuzione.

La Squadra Mobile, peraltro, all’atto del rintraccio ha notificato al soggetto anche una seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere relativa ad un distinto procedimento penale sempre per furti consumati all’interno di esercizi commerciali.

Lo straniero, infatti, era gravato dall’obbligo di firma ma aveva violato le prescrizioni impostegli portando all’emissione della misura più afflittiva della custodia in carcere.

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