Perugia, esce dal carcere dopo 12 anni: espulso e rimpatriato. Aveva ucciso un connazionale a Reggio Emilia
PERUGIA – Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione, diretti dal Vice Questore Aggiunto Rosaria De Luca con la collaborazione degli agenti del Commissariato di Spoleto hanno riportato in patria un altro straniero che si era macchiato di gravissimi fatti di sangue.
Era il 12 novembre 2003, quando a Reggio Emilia si scatenò una lite degenerata in omicidio che vide il 28enne Behar Myziri, albanese, soccombere sotto le coltellate di un gruppo di conterranei.
Uno degli assassini, D.K. , del 82, venne arrestato dalla Polizia al porto di Ancona quattro giorni dopo; non è più uscito dal carcere per scontare gli anni di reclusione inflittigli per i reati di omicidio aggravato, tentato omicidio, rissa e porto abusivo di arma.
Il circuito carcerario lo ha di recente affidato all’istituto penitenziario di Spoleto per scontare la sua pesante condanna e ieri è stato scarcerato per fine pena.
All’uscita dal carcere, è stato prelevato dagli agenti del Commissariato e condotto in Questura in quanto non titolare di permesso di soggiorno.
In Questura gli agenti dell’Ufficio Immigrazione lo hanno espulso dal territorio nazionale e, vista la sua pericolosità, disposto il suo immediato rimpatrio.
Lo straniero è stato quindi condotto in udienza dal Giudice di Pace che ha convalidato l’espulsione.
Nel pomeriggio è stato scortato da due agenti presso l’ Aeroporto di Roma Fiumicino da dove è partito con un volo diretto a Tirana.