Perugia, la polizia di Stato ha tratto in arresto un marocchino per rapina ed estorsione

PERUGIA – Ieri sera la Polizia di Stato ha rintracciato un 24enne marocchino, irregolare sul territorio nazionale e già noto alle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, ed ha eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Perugia per rapina ed estorsione, su richiesta del P.M. titolare del fascicolo.

Al nordafricano vengono contestati due episodi, ricostruiti all’esito di un’attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile sotto il coordinamento della Procura perugina.

Il primo risale allo scorso mese di aprile, quando, in base a quanto denunciato alla Polizia, il 24enne aveva avvicinato in Piazza del Bacio un altro nordafricano e, dopo averlo colpito con tre pugni al torace ed uno schiaffo, lo aveva derubato del suo telefono cellulare; subito dopo la rapina, il reo aveva chiesto alla sua vittima 20 euro per riavere indietro il maltolto e, non avendoli ottenuti, si era allontanato trattenendo il cellulare e minacciando di morte il derubato se solo avesse osato seguirlo.

Il secondo episodio si è invece verificato a luglio, quando il nordafricano ha avvicinato in Via Campo di Marte un giovanissimo italiano chiedendogli insistentemente l’elemosina; non avendo ricevuto il denaro richiesto, lo ha improvvisamente colpito al petto e gli ha strappato dal collo una catenina d’oro, per poi darsi alla fuga.

L’attività investigativa degli agenti della Squadra Mobile, imperniata sulla descrizione del reo ad opera delle sue vittime, sul contributo di altri testimoni oculari e sulle immagini riprese da alcune telecamere di videosorveglianza ha permesso di addebitare inequivocabilmente al maghrebino entrambi gli episodi delittuosi.

Pertanto, all’esito dell’indagine, la Procura ha richiesto l’adozione nei confronti del 24enne della custodia cautelare in carcere, misura che è stata disposta dal GIP in quanto considerata l’unica idonea a scongiurare il pericolo di commissione di ulteriori reati.

Il provvedimento è stato eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile, che dunque, rintracciato il maghrebino, lo hanno tratto in arresto in esecuzione della misura cautelare ed immediatamente associato al carcere di Capanne.