Perugia, maltratta moglie e figlia: espulso quarantenne africano
PERUGIA – Dopo una carriera di crimini e violazioni, oltre che di soprusi ai danni della propria famiglia, un africano di 41 anni è stato espulso, accompagnato alla frontiera e scortato a destinazione in un viaggio di 17 ore effettuato con i poliziotti della Questura di Perugia.
L’uomo, della Tanzania, era privo del permesso di soggiorno ma non era intenzionato a tornare volontariamente in patria. Recentemente era diventato un soggetto particolarmente pericoloso. Era arrivato a Perugia nel 2005 ed aveva ottenuto un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, periodicamente rinnovato perché svolgeva la professione di collaboratore domestico. Aveva avuto una relazione dalle quale è nata una bimba. Dal 2009, complice l’alcool, aveva cominciato a commettere soprusi fisici in famiglia tanto che la giustizia minorile, per tutelare la figlia, ha emesso il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, disponendo che l’affido della minore fosse esclusivo per la madre. Nel 2011 è stato arrestato dalla Volanti con un complice per rapina: in due avevano poco prima aggredito una donna che passeggiava a San Mariano di Corciano e le avevano con forza strappato la collana. Questo reato gli ha impedito di ottenere il rilascio di ulteriori rinnovi del permesso di soggiorno.
Gli atteggiamenti persecutori in famiglia sono ulteriormente proseguiti anche dopo il periodo di detenzione e si sono protratti fino a pochi giorni fa. Per i suoi continui atteggiamenti vessatori, commessi in violazione a quanto disposto dall’autorità giudiziaria, la ex compagna, per tutelare la figlia, ormai adolescente, in più circostanze è stata costretta a rivolgersi alle forze di Polizia. Pertanto, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione, coordinati dal Vice Questore Aggiunto Maria Rosaria De Luca, che da tempo avevano attenzionato il 41enne della Tanzania, hanno programmato le complesse operazioni per il suo rimpatrio, già eseguito.