Perugia, rimpatriato spacciatore tunisino
Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione ieri hanno ricondotto in patria un altro spacciatore che in città si era reso protagonista di molteplici crimini. E anche in questo caso è stato necessario condurlo con la forza sino a Tunisi perché lo straniero, in ogni modo, si è opposto alla sua espulsione. Il 31enne, in Italia dal 2010, dopo sei arresti, era giunto a Capanne alla fine del 2015 per scontare la sua pena residua che si aggiunge ai periodi di detenzione subiti in regime di custodia cautelare.
Ma ieri non ha potuto festeggiare il giorno del suo fine pena. E’ stato svegliato all’alba per uscire dal carcere già alle 5 e salire a bordo della pantera della Polizia per giungere a Fiumicino in tempo utile per il primo volo per Tunisi.
I poliziotti della Questura di Perugia non solo lo hanno scortato in auto fino a Roma ma, per la sua pericolosità, anche sull’aereo non lo hanno lasciato solo; in passato il tunisino già tre volte aveva alzato le mani nei confronti di poliziotti e carabinieri che lo dovevano arrestare per la sua attività di spaccio. Inoltre aveva più volte dichiarato di non volere rientrare in patria e si era opposto ad ogni tentativo per rimpatriarlo.
Quindi i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione, specializzati nelle scorte internazionali, lo hanno consegnato alla Polizia Tunisina. L’ennesimo viaggio di ritorno di uno spacciatore che aveva deciso di occupare le piazze della città per i suoi loschi traffici.