Perugia, scoperto finto promotore finanziario: sequestrati beni per 600mila euro
PERUGIA – Dopo articolate indagini, gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Perugia hanno sottoposto a sequestro, in esecuzione di apposito decreto emesso dal GIP del Tribunale di Perugia, 3 immobili, un terreno e 2 automobili, per un valore complessivo di circa 600.000 di euro, nei confronti di un promotore finanziario perugino.
Le indagini svolte hanno permesso di accertare che il promotore, regolarmente iscritto all’albo dei Consulenti Finanziari, falsificando in maniera truffaldina contratti di investimento ed approfittando della buona fede di una decina di ignari risparmiatori, era riuscito a farsi consegnare, a vario titolo, la cifra complessiva di oltre 1 milione di euro, che aveva poi utilizzato per i propri scopi personali.
Significativo il caso di due anziani coniugi che, nell’arco di 4 anni, sono stati defraudati per una somma complessiva di quasi 600.000 euro. Il consulente, carpendone l’incondizionata fiducia anche grazie ad un’assidua frequentazione, era riuscito a farsi autorizzare ad operare personalmente sui conti degli ignari malcapitati e, mediante giroconti, assegni emessi a proprio favore o intestati a soggetti a lui collegati nonché utilizzando carte di debito/bancomat da lui richieste all’insaputa dei titolari, effettuava spese personali per importi consistenti.
Tra le numerose spese voluttuarie per sé e per la propria famiglia, si annoverano settimane bianche a Cortina d’Ampezzo, interventi di chirurgia plastica e laser terapia per il coniuge, acquisto di beni mobili, materiali edili e sanitari di valore per le abitazioni di proprietà, cure dentali e numerose spese medico/sportive per i figli, compresa l’iscrizione in rinomati circoli.
Per giustificare i significativi ammanchi, il consulente produceva documentazione falsificata ad hoc, dalla quale risultava un patrimonio superiore a quello investito ed a quello effettivamente presente sui conti correnti degli anziani coniugi.
A seguito dell’accurata ricostruzione contabile, finanziaria, patrimoniale e reddituale nei confronti del promotore finanziario e del suo nucleo familiare predisposta dalle Fiamme Gialle, la Procura della Repubblica di Perugia ha quindi richiesto al GIP il sequestro dei beni mobili ed immobili riconducili al soggetto indagato, nonostante i tentativi di quest’ultimo di sfuggire ad eventuali aggressioni patrimoniali.
Infatti, l’indagato aveva utilizzato parte del denaro sottratto per acquistare ed intestare, alla moglie ed al suocero, unità immobiliari ed auto di grossa cilindrata.
L’attività portata a termine dagli uomini della Guardia di Finanza di Perugia, in sinergia con la locale Procura della Repubblica, si inserisce nel più ampio ambito di una costante e penetrante attività sul territorio volta alla tutela dell’economia legale e del risparmio dei cittadini, attraverso la repressione dei reati economici e finanziari.