Perugia, si rifiuta di pagare il biglietto e picchia il conducente dell’autobus
PERUGIA – La polizia denuncia due minori per resistenza e lesioni ad incaricato di pubblico servizio. Salito sull’autobus di linea infatti, alla richiesta dell’autista di convalidare il titolo di viaggio, ha reagito con insulti e pugni. Il fratello lo ha aiutato a picchiare. E’ successo ieri sera, poco dopo le nove, a Fontivegge, poco prima che partisse l’autobus di linea diretto a Piccione.
Un giovane era salito sul mezzo pubblico e aveva avvicinato la tessera dell’abbonamento al lettore automatico. L’autista, un perugino del ’72, aveva tuttavia notato che il lettore non aveva emesso la segnalazione acustica indicante che la transazione fosse andata a buon fine ed aveva chiesto al ragazzo di convalidare nuovamente il titolo di viaggio.
A tale richiesta lo straniero aveva reagito con pesanti insulti ed improperi tali che il conducente aveva lasciato la postazione di guida per avvicinarsi al ragazzo e tentare di chiarire la situazione. Ma, una volta giunto a tiro del ragazzo, questi lo aveva colpito con un pugno facendolo cadere addosso agli altri passeggeri presenti. Sceso dal mezzo per chiamare il 113, veniva nuovamente offeso e colpito ripetutamente anche da un altro giovane straniero, giunto in suo aiuto. L’intervento dei colleghi dell’uomo evitava ulteriori conseguenze e, poco prima che arrivasse la Polizia, i due aggressori si davano alla fuga.
La Sala Operativa della Questura allertava tutti gli equipaggi sul territorio per le ricerche dei fuggitivi segnalando, in particolare, la possibilità che i colpevoli utilizzassero un altro pullman diretto verso quella zona della città; la descrizione era particolarmente precisa perché supportata dalle immagini della videosorveglianza urbana che avevano immortalato la scena. Verso le 22:00, proprio un autista contattava il 113 riferendo che a bordo del proprio bus diretto in quella zona vi erano due ragazzi corrispondenti alle descrizioni. Intervenuta immediatamente, la pattuglia della volante riusciva a localizzare il mezzo segnalato a Ramazzano con i due ancora a bordo. Fermati e controllati, i ragazzi, due fratelli marocchini di 17 e 16 anni, venivano accompagnati in Questura per gli accertamenti di rito; erano loro senza dubbi. I rilievi facevano emergere alcuni pregiudizi di polizia per il 17enne per il quale è scattata, unitamente al fratello, la denuncia a piede libero per lesioni e resistenza ad incaricato di pubblico servizio. Avvisati i familiari, entrambi i minori sono stati riaffidati al padre. Per l’autista, fortunatamente, contusioni diagnosticate con solo qualche giorno di prognosi.