Sigillo, sventato un furto di legno pregiato
SIGILLO – Sventato un furto di legname dai Carabinieri di Sigillo coadiuvati dal personale del Servizio Unificato di Polizia Locale del Comune di Sigillo .
Padre e figlio si erano fermati lungo il bordo di una strada dove avevano parcheggiato il loro mezzo modello pick up, pronti a caricare i 20 quintali di legno, della specie olmo, che avevano fino a quel momento accatastato. Ad accorgersi dello strano movimento un passante, che non ha esitato a contattare i Carabinieri di Sigillo. Nell’immediatezza del fatto e nell’attesa di raggiungere il luogo del segnalato delitto, i Carabinieri hanno richiesto l’ausilio del personale della locale Polizia Municipale che prontamente è intervenuta sul posto ed ha iniziato le procedure di controllo dei due soggetti. Nelle vicinanze dell’auto è stato identificato il padre, un gualdese 63enne intento a caricare del materiale sul proprio mezzo, che si giustificava con gli operanti riferendo di trovarsi sul posto solo per fare un po’ di pulizia di rami e tronchi.
Oltre a lui veniva identificato anche il figlio, 27enne, mentre risaliva lungo la strada portando con se una corda ed una motosega. Visti gli evidenti indizi a loro carico, i due venivano tratti in arresto per tentato furto aggravato ai danni dell’azienda agricola di Sigillo, dalla quale erano intenti ad asportare oltre 20 quintali di legname del tipo olmo. Nel corso delle indagini condotte sul posto e sulla base della ricostruzione di fatti accaduti nel precedente mese di dicembre 2016, i Carabinieri operanti, raccolte testimonianze e compiuti i necessari accertamenti, hanno attribuito, denunciandolo all’A.G., ai due arrestati anche il furto di legname commesso un mese prima, sempre ai danni della medesima Azienda Agraria e sempre del medesimo legame; quella volta però ben più cospicuo, oltre 80 quintali.
Il mezzo utilizzato per il trasporto, privo di assicurazione e della prevista revisione, è stato posto sotto sequestro, come anche il materiale utilizzato per il disboscamento
I due arrestati, già giudicati con rito direttissimo, sono stati rimessi in libertà.