Terni, aziende e associazioni nel mirino della Guardia di Finanza: scoperti 45 lavoratori “in nero”

TERNI – 45 i lavoratori della provincia ternana risultati “in nero” o “irregolari” e 8 i datori di lavoro sanzionati ai quali sono state irrogate maxi sanzioni, previste dalla vigente legislazione giuslavoristica, per oltre 170.000 euro.

Nel mirino degli uomini del Comando Provinciale di Terni sono rientrate attività commerciali, ristoranti, discoteche/sale da ballo, night club, ma anche negozi di abbigliamento, bar e pizzerie.

 

Due sono i casi eclatanti accertati: il primo nei confronti di un’azienda operante nel settore del commercio online di elettrodomestici mediante call-center, che impiegava 14 lavoratori “in nero”.
Il secondo a carico di una associazione senza fini di lucro, che non avendo le condizioni legittimanti la qualifica di “onlus”, con conseguente perdita del diritto al trattamento di favore fissato per gli enti “no profit”, si avvaleva di 22 lavoratori “irregolari”.
La lotta all’economia sommersa, nella duplice forma dell’evasione fiscale e dello sfruttamento della manodopera “irregolare” o “in nero” assume, nell’ambito del ruolo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza, fondamentale importanza per la tutela delle imprese che operano nel rispetto della legge e che sono danneggiate dalla concorrenza sleale di chi agisce nell’illegalità.

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