Omicidio Terni, il dna potrebbe svelare l’autore del delitto. La scientifica lavora su alcune tracce
TERNI – Dopo la lunga notte di lavoro per i carabinieri del Comando provinciale di Terni che sono stati i primi a recarsi sul luogo del delitto, nella giornata di oggi è proseguita l’attività della scientifica, ma soprattutto quella investigativa, con l’ipotesi del furto degenerato in omicidio che resta la più accreditata. Gli investigatori, guidati dal maggiore Pietro Petronio e coordinati dal pm Raffaele Iannella delegato dal dott. Cesare Martellino a seguire le indagini, sono in attesa dell’autopsia. L’esame autoptico si svolgerà domani mattina, e sarà eseguito dal medico legale Luigi Carlini. Questo viene considerato un passaggio molto importante per il prosieguo delle indagini, in quanto chiarirà con quale oggetto Gabriella Zelli Listanti è stata colpita all’addome e se la morte della pensionata sia riconducibile al colpo oppure ad altra causa. Dai primi accertamenti sul corpo effettuati mercoledì sera dal medico legale, la ferita all’addome riscontrata sul corpo sarebbe stata causata da un corpo contundente, ma non si tratterebbe di un coltello. Potrebbe quindi essere stata provocata da un cacciavite o dal calcio del fucile rubato all’interno dell’abitazione. Per gli investigatori la ferita sarebbe comunque anomala e potrebbe anche avvalorare l’ipotesi che l’assassino non aveva intenzione di uccidere.
Gli investigatori stanno effettuando anche una serie di controlli su diverse impronte digitali isolate all’interno dell’abitazione per capire se possano essere utili a identificare il ladro. C’è poi un’altra impronta che desta l’attenzione dei carabinieri ed è quella di una scarpa rilevata all’esterno dell’abitazione. Ma per ora le tracce di maggior interesse per gli investigatori sono quelle di dna che sarebbero state trovate su quel cappello indossato dall’assassino, secondo gli inquirenti, per coprire il volto. Si stanno inoltre raccogliendo tutte le testimonianze.
Mercoledì sera la donna di 69 anni è stata trovata morta nella sua abitazione, probabilmente uccisa da qualcuno sorpreso all’interno dell’appartamento. La casa è stata messa a soqquadro. Il cadavere della donna è stato scoperto dal figlio che ha dato l’allarme. Dopo averla incontrata nel pomeriggio l’attendeva a cena, ma non vendendola arrivare si è recato a casa della madre e ha fatto la terribile scoperta. Il corpo era riverso a terra all’ingresso di casa con indosso ancora il capotto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Il fatto è accaduto in un’abitazione di Strada Santa Maria Maddalena nella zona dell’ospedale a ridosso del centro. L’appartamento della donna si trova al primo piano di una palazzina di due piani dove la donna viveva da sola. Il corpo – fanno sapere i carabinieri – è stato trovato completamente vestito, con il cappotto. La donna non ha fatto in tempo a entrare in casa ed è stata colpita davanti l’ingresso.
La donna sarebbe stata uccisa tra le 19 e le 20: alle 20 è stata trovata priva di vita dal figlio, mentre pare che un parente l’abbia vista intorno alle 19.
Da casa della donna mancherebbero dei preziosi ed un fucile e sarebbe stato invece trovato un passamontagna. Comunque per gli investigatori tutte le piste sono aperte, adesso è caccia all’omicida.