Truffe agli anziani, il vademecum dei carabinieri
Continua la campagna di prevenzione messa in atto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia per aiutare gli anziani a difendersi dalle truffe. Nonostante i risultati operativi sinora ottenuti, che ad oggi hanno consentito di smascherare molti “FINTI” appartenenti alle Forze dell’Ordine, continuano a registrarsi ancora episodi analoghi. I truffatori sono sempre alla ricerca di nuove tecniche e nuove storie da raccontare, per poterne trarre facili e illeciti guadagni.
Le classiche truffe del falso dipendente del gas o dell’energia elettrica, o del falso dipendente Inps, ormai conosciute grazie anche alla divulgazione dei media e, per questo, sempre meno efficaci, hanno lasciato il posto a truffe più raffinate e al momento più riuscite. I truffatori prendono di mira una località qualsiasi e, avvalendosi degli elenchi telefonici (o di fonti locali compiacenti e complici), iniziano a telefonare a decine di persone anziane con le quali recitano un copione classico spacciandosi per Avvocati o Carabinieri. Il raggiro parte con una telefonata e le tecniche possono essere disparate: la telefonata del finto nipote che esordisce con “indovina chi sono”, lasciando all’anziano il compito di fornirgli le informazioni per poi dare l’avvio alla truffa, oppure arriva la telefonata shock dove i truffatori spacciandosi per avvocati, medici, assicuratori, o Carabinieri, sostengono che un parente stretto – spesso figli o nipoti – avrebbe causato un incidente in seguito al quale una persona è gravemente ferita e avendo il congiunto in questione l’assicurazione scaduta rischierebbe il carcere e dovrebbe, per questo, essere assistito da un legale con l’inevitabile urgente necessità di una somma di denaro in contanti. In questi casi le vittime della truffa, per l’innato senso di protezione familiare sono disposti a pagare e i truffatori inviano un delegato, il complice, a casa loro a riscuotere i soldi.
La difesa migliore per questo tipo di truffe è sempre quella di non dare soldi a nessun sconosciuto e chiedere sempre aiuto alle forze dell’ordine.
In particolare si forniscono alcuni consigli:
- non dare soldi a nessun! I Carabinieri non possono direttamente richiedere o ricevere soldi dai cittadini;
- telefonare, immediatamente, al numero 112 di Pronto Intervento, possibilmente con un altro telefono o dopo aver richiuso la cornetta ed aver fatto passare qualche minuto;
- non aprire mai la porta di casa agli sconosciuti anche se dichiarano di essere pubblici ufficiali, ma chiamare sempre il 112 per accertarsi e verificare l’identità delle persone;
- denunciare ai Carabinieri anche eventuali tentativi di truffa andati a vuoto, al fine di evitare che altri anziani meno fortunati possano restarne vittime.