Ancora freddo in Umbria nei prossimi giorni

la circolazione fredda  centrata sull’area danubiana e balcanica continua ad influenzare il tempo su tutto il centro- sud ed in particolare nell’area adriatica e appenninica dove si registrano temperature molto al di sotto delle medie del periodo  e anche locali precipitazioni nevose a quote collinari. Questa circolazione rimarrà anche nei prossimi giorni e tende solo lentamente a lasciare la nostra penisola, con la pressione atmosferica che tornerà ad aumentare su tutte le regioni. Le temperature  per tutta la settimana rimarranno al di sotto delle medie del periodo con gelate nottetempo  al nord e al centro.  Poi, per il fine settimana da ovest arriveranno deboli correnti umide che, tuttavia ,porteranno un graduale aumento delle temperature ad iniziare dai settori tirrenici e isole maggiori ma anche una certa copertura nuvolosa con deboli precipitazioni su Sardegna, Liguria  e alta Toscana sul resto della penisola , invece,  anche per il fine settimana prevarrà l’area anticiclonica che non ha nessuna intenzione di lasciare il nostro paese.

Sull’Umbria le correnti fredde balcaniche stanno portando una serie di giornate tra le più fredde dell’anno anche con temperature massime davvero basse (non superiori ai 10 gradi ),  sebbene ormai siamo all’inizio della primavera almeno per il calendario meteorologico; la neve è tornata a cadere a tratti nell’area appenninica  e correnti gelide di tramontana interessano tutta la regione. Da domani mercoledì 9, avremo una graduale attenuazione delle correnti di tramontana, ma durante la notte e al primo mattino molto intense saranno le gelate un po’ su tutto il territorio non solo appenninico, solo per il fine settimana avremo un graduale cambiamento di correnti con l’arrivo di deboli correnti umide e cieli che andranno a velarsi, ma le temperature nottetempo saranno ancora molto basse. Per concludere dobbiamo dire ancora che all’orizzonte non si intravedono per l’Umbria precipitazioni significative e questo non fa che aumentare il rischio che la siccità possa ulteriormente aggravarsi in un periodo dell’anno cruciale sia per i sistemi ecologici che le attività antropiche. Gianfranco Angeloni, Perugia meteo