A Terni cene conviviali organizzate da Verdini e Pileri: c’era anche la Tesei. A rivelarlo è il quotidiano “Domani”, imprenditori umbri e vertici banche tra gli invitati
Secondo il quotidiano italiano “Domani” a Terni si tenevano gli incontri conviviali organizzati da Tommaso Verdini e il socio Fabio Pileri. Incontri, a parere del quotidiano, che coinvolgevano anche esponenti della politica. Secondo l’organo di informazione romano fra gli invitati anche la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei. Cene che avrebbero coinvolto esponenti del mondo delle imprese. La notizia è stata pubblicata questa mattina con un articolo dettagliato sulle “Lobby e potere”. E’ bene chiarire che la Tesei non è mai risultata coinvolta nella vicenda e nessuna intercettazione, almeno fino ad oggi, tira in ballo la governatrice dell’Umbria. Anzi, la Tesei è risultata sempre estranea. ” Domani può rivelare – scrive il quotidiano romano – di una serie di incontri a cui hanno partecipato la governatrice, l’ex ad di Anas Massimo Simonini, il re dei cementifici umbri Carlo Colaiacovo e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni Luigi Carlini. Loro a rotazione, presenze fisse, invece, erano Tommaso Verdini e Pileri. Il più delle volte erano presenti anche altri imprenditori locali dei lavori pubblici. Gli incontri si svolgevano ad Arrone, cittadina poco distante da Terni, nella taverna di Fausto Bartolini, storico esponente del centrosinistra umbro in ottimi rapporti con la Tesei. Qualcuno che ha frequentato quegli incontri le ha definite cene di potere per agevolare i rapporti tra la politica umbra di centrodestra, l’imprenditoria e Anas”. Sulle cene conviviali di Verdini, senza fare mai riferimento a politici umbri, era stato il deputato di Europa Verde, Angelo Bonelli, a chiedere alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di garantire massima trasparenza. “E’ fondamentale che le interazioni tra la politica, in particolare coloro che rivestono cariche governative, e il settore imprenditoriale si svolgono in modo regolato, trasparente ed in contesti istituzionali”, ha sottolineato Bonelli. “L’inchiesta in questione mette in luce incontri in ambienti privati, quali domicili e ristoranti, che hanno visto la partecipazione di imprenditori e membri del governo”, aveva aggiunto il parlamentare. Partecipare ad una cena, comunque, non sempre significa venir meno ai propri doveri soprattutto per chi svolge funzioni istituzionali. A volte, semmai, è inopportuno. Ma questa è un’altra cosa.