Arriva in Umbria Paxlovid, la pillola anti Covid da prendere a casa. Trentamila umbri over 50 non vaccinati

Due anni di pandemia, tredici varianti censite e il rischio ancora attuale che si formino nuove varianti potenzialmente in grado di evitare almeno in parte l’immunità data dai vaccini o da precedenti infezioni. Dopo due anni, però, l’armamentario terapeutico a disposizione è assai più ampio e capace di curare al meglio i pazienti Covid-19. La nuova pillola antivirale, Paxlovid, è nettamente più efficace nel ridurre la progressione della malattia rispetto al Molnupinavir. Lo ha sottolineato oggi, sul Corriere della Sera, lo stesso capo dell’Agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini. E’ solo questione di giorni poi arriverà anche in Umbria. Il governo italiano ha acquistato una fornitura notevole, sufficiente addirittura per 600 mila trattamenti. Naturalmente non si tratta dell’unico antivirale a disposizione dei medici ma sono già a disposizione prodotti in grado di aiutare i pazienti più vulnerabili evitando che sviluppino forme gravi. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che la variante Omicron, nonostante sia meno grave della Delta, resta un pericolo per i pazienti con il sistema immunitario compromesso o in soggetti a rischio. Adesso si può già utilizzare il Sotrovimab che ha mantenuto una sua efficacia anche contro Omicron ed è in arrivo un’altra combinazione di due monoclonali di AstraZeneca per i pazienti più a rischio, come gli immunodepressi. Insomma, possiamo dire che chi si ammala oggi, ed è vaccinato, ha molte possibilità di guarire rapidamente. Il capo dell’Agenzia italiana del farmaco ribadisce poi il giudizio sugli antibiotici con alcuni medici che continuano a prescriverli. ” Gli antibiotici non servono nelle infezioni virali e neppure nella maggior parte delle infezioni delle alte vie respiratorie come bronchiti, otiti e faringite. – sottolinea Nicola Magrini, sempre oggi sul Corriere della Sera –  I medici che li prescrivono fanno cattiva pratica clinica e contribuiscono all’aumento del fenomeno della resistenza ai farmaci”. Naturalmente vaccinarsi resta la strada maestra. Purtroppo in Umbria ci sono ancora quasi 30 mila over 50 non vaccinati. Tra questi ci sono 3 mila ultra ottantenni non vaccinati e 1.611 ultra novantenni. Tra i non vaccinati anche quasi cinque mila tra 70 e 70 anni. Alla fine, ad oggi, abbiamo l’85% degli umbri  che ha fatto la prima dose, l’ 84% che ha completato il ciclo vaccinale e quasi il 57% che ha fatto la terza dose.