Bimbo di un anno portato al Pronto soccorso di Perugia in arresto cardiaco: ipotesi maltrattamenti. Già ricoverato in passato per fratture
E’ arrivato al Pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia in arresto cardiaco. Un bimbo di appena un anno è stato salvato dai sanitari dell’Ospedale di Perugia ed ora è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale. Il bimbo, figlio di una donna nordafricana, sarebbe arrivato al Pronto soccorso nudo e in ipotermia, con una temperatura corporea di 33 gradi. Sono stati secondi drammatici, si è temuto il peggio. I medici, dopo sette minuti di manovre, sono riusciti a farlo respirare di nuovo. Subito dopo è stato intubato e portato in terapia intensiva. Dal racconto della mamma il piccolo stava mangiando un biscotto. Un racconto che però va chiarito meglio, perché sembrerebbe che sul corpo del bimbo siano stati riscontrati alcuni traumi pregressi alla testa e al braccio. Traumi che potrebbero anche essere la conseguenza di semplici incidenti domestici. Proprio per questo sarebbe stata avviata un’indagine per chiarire quanto successo e il sospetto è che il bambino possa essere stato vittima di maltrattamenti. Gli inquirenti – coordinati dalla Procura della Repubblica di Perugia – non escludono comunque al momento alcuna ipotesi. Secondo un’ultima ricostruzione sembra che il bambino sia stato portato in ospedale, non è chiaro da chi, avvolto in una coperta inzuppata d’acqua. La madre avrebbe poi riferito ai medici che il figlio avrebbe rischiato di soffocare dopo avere mangiato un biscotto e di avergli gettato dell’acqua fresca addosso. Secondo le ultime notizie, il bimbo era già stato ricoverato in Ospedale a marzo per una frattura all’omero destro. Lo hanno evidenziato gli accertamenti diagnostici. Gli esami hanno portato alla luce anche una frattura alla testa e una tumefazione nella stessa area. Per tutte queste ragioni sono in corso indagini da parte della squadra mobile della Questura di Perugia.