Blitz a Palazzo Cesaroni: pronta la legge che “moltiplica le poltrone”. Ecco il consigliere supplente, uno schiaffo agli umbri

Una legge in regalo agli umbri a pochi giorni dalla fine della legislatura. E’ quanto stanno pensando i consiglieri regionali dell’Umbria : incompatibilità tra la carica di assessore regionale e consigliere regionale.  Una proposta di legge che introduce in Umbria, dopo cinquant’anni di regionalismo, la figura del consigliere supplente. Sarebbe il centrodestra a spingere per il blitz finale ma c’è chi assicura con la compiacenza dell’opposizione. Una volontà trasversale quindi. Zitti zitti, piano piano, i consiglieri di palazzo Cesaroni stanno preparando un bel pacco di fine mandato. Più che una legge sul consigliere supplente si tratta di una legge salva-aggiungi poltrone. Chi entrerà nella prossima giunta regionale, quindi, lascerà temporaneamente al primo dei non eletti il suo posto. Potenzialmente un giochino che potrebbe portare cinque nuovi ingressi in Consiglio regionale, essendo la giunta composta da cinque membri. Altre regioni, poche a dire la verità, hanno percorso questa strada. In Calabria di fronte alla proposta di legge sul consigliere supplente l’opposizione accusò il centrodestra di “essere fuori dalla realtà e di dare uno “schiaffo alle famiglie in difficoltà”.  Uno spreco di risorse “inconcepibile” in un momento come questo in cui le famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese e ogni atto della politica dovrebbe essere volto al contenimento della spesa. Il blitz si sta pianificando in questi giorni. In soldoni, se un consigliere regionale fosse chiamato in giunta, lascerebbe “temporaneamente” lo scranno di Palazzo Cesaroni consegnandolo al primo dei non eletti della sua stessa lista. E poi, in caso di fuoriuscita dall’esecutivo, lo riconquisterebbe in automatico. Una sostituzione “temporanea” dei consiglieri nominati in giunta con persone presenti nelle liste ma che non sono risultati eletti. Una norma che rappresenta “uno spreco di risorse economiche” che è già stata più volte, dal governo nazionale, impugnata per diversi profili di incostituzionalità. Una legge, se approvata, che difficilmente potrà essere spiegata agli umbri che attendono, invece, risposte sul caro bollette, sulla crisi economica in atto e sulla tutela dei propri più elementari diritti. Lo scopo di tutto questo ? Semplice, tutelare i membri della giunta, che rimangono col seggio al calduccio, e allo stesso tempo offrire qualche posto a chi è rimasto fuori.