Colpo di scena a Terni: Stefano Bandecchi si dimette da sindaco. Contrasti interni alla giunta e nel gruppo consiliare alla base delle dimissioni

All’improvviso come un fulmine a ciel sereno: Stefano Bandecchi si è dimesso da sindaco di Terni. E’ stato lui stesso ad annunciarlo con un post su Instagram.  I motivi ? “Sono di carattere politico”, afferma Bandecchi. Senza aggiungere altro. “Così non correremo il rischio di avere a Terni una dittatura bandecchiana”, ha spiegato lo stesso sindaco. Bandecchi poi ringrazia chi lo ha votato e garantisce che il suo impegno politico “va avanti” mantenendo la volontà di presentarsi alle prossime elezioni Europee. Il primo commento arriva dalla deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra, Elisabetta Piccolotti. ” I ternani si sono affidati a Bandecchi – afferma la parlamentare folignate – è questo è il risultato: dimissioni senza nemmeno dare le motivazioni. Speriamo non sia uno dei suoi scherzi da irresponsabile e che si vada davvero a votare per eleggere persone dignitose alla guida di una città che merita il meglio”. Poche righe quelle di Bandecchi  che non chiariscono i motivi delle dimissioni. Cosa può aver portato il primo cittadino di Terni a dare le dimissioni ? E’ difficile saperlo.  “Ho voluto comunicarle direttamente ai cittadini così eviteranno di leggere sui giornali stupidaggini. I motivi sono soltanto di carattere politico”, ha ribadito Bandecchi. Si torna quindi a votare ? E’ presto per dirlo anche perché le dimissioni presentate dal sindaco diventano efficaci ed irrevocabili dopo 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio e che, in tal caso, si procede allo scioglimento del consiglio ed alla nomina di un commissario. Il Prefetto di Terni Giovanni Bruno, intervenuto sulla vicenda, ha affermato che “alla serata di oggi, giovedì, alla Prefettura di Terni non risultano atti ufficiali. E non risultano neppure al protocollo comunale che è il canale ufficiale per tali comunicazioni. Staremo a vedere se ci saranno e, nel caso, dovranno rispettare i dettami del Tuel in ordine a tempistiche e procedure”.  In merito alle ipotesi che circolavano in città sulla scadenza, in questi giorni, del termine per la Prefettura di Terni per esprimersi su eventuali incompatibilità di Stefano Bandecchi rispetto al ruolo di sindaco, sempre il Prefetto Bruno afferma che “non esistono termini prefissati e, allo stato, non risultano profili di incompatibilità, visto che le questioni pendenti sono state sanate, ad esempio con la cessione della Ternana Calcio. Se la gestione del palasport – prosegue il Prefetto – possa rappresentare un elemento di incompatibilità, lo si vedrà solo nel momento in cui la gestione dell’impianto dovesse essere in capo al sindaco”. Nelle ultime ore, comunque, trovano conferma che ci sarebbero dei contrasti interni alla giunta e ai consiglieri comunali di Alternativa popolare alla base delle annunciate dimissioni di Bandecchi. Proprio in queste ore sarebbero in corso delle interlocuzioni tra lui e i rappresentanti di Ap. L’intento sarebbe quello di ritrovare quell’unità che aveva permesso all’ex patron della Ternana di conquistare Palazzo Spada. Unità che con il passare dei mesi sarebbe andata scemando, portando anche alle dimissioni di un membro della giunta.