Corte dei Conti, esame di riparazione per la Regione: parificato il rendiconto ma giudizio sospeso su Arpa. Proietti-Bori: “Giunta Tesei incapace”, palazzo Donini “Bilancio in equilibrio”

Esame di riparazione per la giunta regionale dell’Umbria. La sezione regionale di controllo, infatti, ha parificato il rendiconto generale della Regione Umbria per l’esercizio 2023 ma ha sospeso il giudizio sulla spesa che disciplina e finanzia l’ Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. “La  parabola di Donatella Tesei prosegue oggi in Regione – afferma il consigliere regionale e segretario del Pd, Tommaso Bori –  dove la Corte dei Conti continua ad attestare plasticamente l’incapacità amministrativa di Tesei, bocciano nella sostanza il suo bilancio e non parificando la parte della Sanità, con tutte le conseguenze pratiche che questo comporterà. C’è un vero e proprio filo rosso della brillante Tesei : l’incapacità amministrativa e politica che gli umbri sono stanchi di dover sopportare”. Non meno duro è il commento di Stefania Proietti, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione.  “Dopo un lungo elenco di critiche ed eccezioni sostanziali, la mancata parifica di parte del bilancio sanitario regionale e l’aver posto la questione di legittimità costituzionale da parte della Corte dei Conti sancisce pesantemente l’incapacità gestionale ed amministrativa delle risorse da parte della Giunta Tesei”, sostiene Proietti. “Dopo la sospensione di luglio – aggiunge la candidata presidente – arriva la parziale bocciatura di oggi che dimostra l’approssimazione e la scarsa capacità di governo di questa destra su temi che non sono soltanto contabili, ma riguardano la vita vera delle persone, come la salute e la sanità pubblica”. Diversa è la lettura della governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei. “Un rendiconto con bilancio in equilibrio – sostiene Tesei – con aspetti di miglioramento rispetto all’esercizio precedente. Abbiamo raggiunto risultati attesi senza attivare la potenzialità fiscale disponibile che la Regione avrebbe potuto utilizzare. Il sistema sanitario regionale ha mantenuto una sua sostenibilità fino a trovare un equilibrio a livello consolidato con il bilancio 2023”. Da Bori e Proietti arriva però tutt’altra musica. “Continua – prosegue Bori – la scia di disastri di Donatella Tesei, non fa che collezionare catastrofi, lasciando le amministrazioni che dirige nel caos. La sua brillante carriera è iniziata con la sindacatura a Montefalco, durante la quale Tesei ha accumulato un buco di bilancio più simile ad un cratere, che i cittadini stanno ancora pagando con le tasse alle stelle, come previsto dal Piano di rientro approvato dalla Corte dei Conti”. Un rendiconto con un percorso impervio, esaminato “per ben due volte”, ha rimarcato il presidente della sezione di controllo della Corte dei Conti Antonello Colosimo. Il primo inciampo c’è stato il 12 luglio scorso che sfociò nel “non luogo a provvedere” perché la Regione aveva poi ritirato la delibera sul rendiconto consuntivo dopo i rilievi pesanti della Corte emersi nel contraddittorio di allora in merito alle risorse assegnate ad Arpa attraverso il fondo sanitario. “Se la Corte Costituzionale dovesse ritenere non sussistente la questione, si riespanderà tutto il potere di utilizzo del capitolo” ha affermato il presidente. Andando poi nel merito del Rendiconto, per Colosimo “ci sono delle criticità ma che non hanno mai superato il limite della non parificabilità”. Nel sistema sanitario regionale, nella governance degli organismi partecipati, nei rapporti finanziari di debito-credito tra la Regione e gli Enti locali, nella organizzazione regionale e nel Trasporto pubblico locale e regionale, si profilano i più significativi aspetti di criticità in merito al Rendiconto generale per l’esercizio 2023. “Sotto il profilo della parifica – ha commentato il presidente Colosimo – i conti tengono ma naturalmente ci sono tante singole criticità rispetto alle quali la Regione ne ha preso atto”. Durante l’udienza sono stati forniti gli elementi sulla dimensione del bilancio regionale e sui risultati della gestione. In particolare, le previsioni definitive delle entrate di competenza sono ammontate a 5.130 milioni di euro di cui 186 riferito al Fondo pluriennale vincolato e 119 milioni ad utilizzo avanzo di amministrazione. Gli accertamenti di ambito sanitario hanno inciso per circa il 76% sul bilancio regionale e le relative riscossioni hanno rappresentato il 75% circa del totale complessivo. Con riguardo alla spesa, a fronte delle previsioni (5.130) sono stati registrati impegni per 3.346 milioni di euro (65%) e rilevate economie per 1.525 milioni (30%), mentre 180 milioni sono confluiti a Fondo pluriennale vincolato. La spesa sanitaria rappresenta il 76% complessivo degli impegni e il 74% del totale dei pagamenti. L’esercizio si è chiuso con un risultato di competenza positivo, pari a 83 milioni di euro, per effetto del risultato positivo della gestione corrente di 87 milioni, solo parzialmente assorbito dal risultato negativo della gestione in conto capitale di 4 milioni di euro. L’indebitamente residuo al 31 dicembre 2023 ammonta inoltre a 476 milioni di euro.