Costruzioni motore dello sviluppo dell’Umbria: le nuove sfide delle imprese. Preoccupazione per risorse ricostruzione e Superbonus
Il settore delle costruzioni in Umbria si conferma un pilastro fondamentale per la crescita economica e sociale della regione. E’ quanto emerge dai dati riportati nel Rapporto annuale su “Le costruzioni e lo sviluppo economico e sociale dell’Umbria” predisposto da Ance Perugia e presentato ieri nell’ambito del convegno organizzato in concomitanza con l’Assemblea 2024 dell’associazione, dal titolo: “Costruttori di futuro – Un cambio di passo”. Il rapporto evidenzia come, in un contesto di incertezza economica, il comparto delle costruzioni sia riuscito a mantenere un ruolo centrale, trainato anche dai finanziamenti del Pnrr e dalla ricostruzione. Anche se nell’ultimo trimestre disponibile si registra una riduzione del monte salari che induce alla cautela. Nel periodo ottobre 2023-settembre 2024, il volume delle ore lavorate nel settore delle costruzioni è cresciuto del +9,8% a Perugia e del +7% a Terni, con un aumento della massa salari rispettivamente del +12% e del +9,3%. Questo ha generato un incremento occupazionale che ha portato il numero di lavoratori mediamente attivi a superare le 13.000 unità a livello regionale e quello delle imprese a sfiorare le 2.500. Grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza, in Umbria sono stati avviati oltre 4.200 interventi per un valore complessivo di 4,7 miliardi di euro concentrati su cinque missioni strategiche, in particolare per la transizione ecologica, la digitalizzazione e l’ammodernamento delle infrastrutture. Il mercato delle costruzioni in Umbria si trova in una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da nuove opportunità e sfide significative. Questa evoluzione richiede un approccio innovativo, che sappia bilanciare le esigenze di sviluppo economico con la sostenibilità e il benessere del territorio. La rigenerazione urbana si conferma una priorità strategica per il settore. I progetti di riqualificazione si concentrano sulla valorizzazione delle aree esistenti, riducendo il consumo di suolo e puntando a creare spazi vivibili, moderni e sostenibili. L’obiettivo è coniugare sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica, integrando soluzioni avanzate per l’efficienza energetica e il benessere dei cittadini. Questi interventi non solo migliorano la qualità della vita, ma offrono anche nuove prospettive economiche per le imprese e i territori coinvolti. La transizione verso un’edilizia sostenibile è ormai una necessità imprescindibile. Le imprese umbre si stanno dedicando con crescente attenzione a strumenti e metodologie che promuovano la sostenibilità come l’utilizzo del Building information modeling per una gestione più efficiente dei progetti, e l’adozione di pratiche per ridurre le emissioni di Co2 L’impiego di materiali green e l’attenzione all’economia circolare rappresentano ulteriori leve per innovare il settore. Una delle criticità principali evidenziate dal Rapporto Ance riguarda la carenza di figure professionali qualificate. Il 40% delle imprese denuncia la difficoltà nel trovare personale con competenze specifiche, specialmente nei settori emergenti come la digitalizzazione, la sostenibilità e l’efficienza energetica. “La carenza di competenze e mano d’opera – ha affermato il presidente di Anche Perugia, Giacomo Calzoni – costituisce il principale ostacolo per continuare un trend virtuoso per le imprese e per lo sviluppo del territorio. Egualmente diventa urgente una crescita di efficienza delle amministrazioni pubbliche con le quali noi collaboriamo dando il nostro supporto”. Le previsioni per il 2025 sono ottimistiche per il 37% delle imprese intervistate, che prevedono una crescita, mentre il 50% stima una stabilità rispetto all’anno scorso. Tuttavia, il settore si trova ad affrontare importanti sfide legate all’aumento dei costi dei materiali e alla necessità di innovare i processi. Da non sottovalutare il rallentamento della massa salari dell’ultimo trimestre. In sintesi, il mercato delle costruzioni in Umbria si trova davanti a un momento decisivo: le opportunità offerte dalla rigenerazione urbana e dalla sostenibilità devono essere supportate da un sistema formativo efficace, capace di fornire al settore le competenze necessarie per innovare e crescere. Restano due allarmi che potrebbero incidere sul sistema umbro: le incertezze sulla ricostruzione post sisma 2016 e le perplessità sulla copertura del Superbonus 110.