Covid, crescono i positivi: 574 in Italia come a giugno. In Umbria nell’ultima settimana il doppio della precedente, il caso tamponi.
Oggi in Italia si registrano 574 nuovi casi di coronavirus. Per avere un aumento più alto di nuovi positivi bisogna risalire al 24 giugno scorso, quando furono 577. Solo Valle d’Aosta e Molise non registrano nuovi casi. L’Umbria sta perdendo il primato conquistato nei mesi precedenti con l’ultima settimana che ha fatto registrare una vera impennata. Anche oggi altri otto nuovi positivi, nell’ultima settimana sono stati contati 44 nuovi contagi, esattamente il doppio di quella precedente. Il numero degli attualmente positivi è passato da 38 a 73. Numeri che non possono non preoccupare tutti anche perché la sicurezza dei cittadini è la priorità assoluta. Se i numeri crescono, come è evidente, non possiamo far finta di niente, a cominciare dal numero dei tamponi eseguiti ogni giorno. Nell’ultima settimana sono stati effettuati in Umbria 5.240 tamponi, meno di 1000 tamponi al giorno. Eppure la giunta Tesei ne aveva promessi molti di più, addirittura 2.500-3000 , con tanto di conferenza stampa. Un mese fa i virologa sostenevano che i ” tamponi saranno fondamentali per passare alle fasi successive. Lo screening dovrebbe aiutare a isolare velocemente i casi positivi e i potenziali focolai quando si ha un sospetto. Tempo fa Atonio Clavenna , capo dell’unità di farmacoepidemiologia dell’Istituto Mario Negri, disse che ” l’andamento dei tamponi debba seguire quello della situazione epidemiologica “. Ora che i casi positivi crescono e tanti risultano asintomatici occorre aumentare il numero dei tamponi, di certo non diminuirlo. Tornare indietro sarebbe sicuramente una catastrofe ma se i contagi continueranno a salire i lockdown locali saranno (almeno questo è il rischio) inevitabili. Abbiamo una graduale ascesa dei numeri, soprattutto persone giovani, che rischia di accendere focolai. Rischiamo di vanificare gli sforzi fatti e questo non ce lo possiamo permettere.