Disputa socialista, Rometti cambia rotta e va su Monni: Carini-Bacchetta-Leonelli patto con la Ferdinandi
Volano gli stracci tra i socialisti umbri in vista delle prossime elezioni amministrative. L’avvertimento era già arrivato pochi giorni fa quando il segretario regionale Federico Novelli si è scagliato contro chi “spende arbitrariamente il nome del Psi”. L’avviso era rivolto ad altri compagni di partito, principalmente all’ex sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e all’ex segretario Cesare Carini. La posta in gioco è alta e va oltre l’appuntamento di giugno. Apparentemente tutto ruota intorno alla candidatura di Vittoria Ferdinandi ma in realtà è in atto una battaglia fratricida tra i big del partito. O almeno di ciò che è rimasto. Silvano Rometti non intende cedere posizioni a Luciano Bacchetta che sta provando a rinvigorire il garofano rosso in tutte le città dell’Umbria. Soprattutto a Perugia dove in questi anni Rometti ha controllato il partito quasi in maniera esclusiva. Negli ultimi tempi però le cose sono cambiate anche nel capoluogo umbro e il clima si è fatto rabbioso. Cesare Carini, avvocato perugino, e altri hanno preso le distanze da Rometti aderendo al cantiere di Bacchetta. La frattura naturalmente ha un riflesso importante sulle elezioni comunali di Perugia. L’ala romettiana ha scelto di sostenere la candidatura di Massimo Monni, quella bacchettiana invece sosterrà , insieme ad Azione, la Vittoria Ferdinandi. Bacchetta resta fedele al centrosinistra mentre Rometti vira verso una posizione più moderata. Il direttivo regionale del Psi si riunirà lunedì prossimo e annuncerà, salvo clamorosi colpi di scena, l’adesione alla candidatura di Monni. Carini e Leonelli, insieme a +Europa, aderiranno alla candidatura della Ferdinandi con una lista riformista moderata dove ci saranno i simboli delle tre componenti. Nel frattempo Massimo Monni ribadisce che “Perugia Merita” è una forza di centro, alternativa alla destra e alla sinistra, aperta anche a coloro che in passato hanno militato in uno dei due schieramenti”.