Elezioni politiche, fermento Fratelli d’Italia: Terni alza il tiro contro il blitz perugino. Spera la Sciurpa, rompicapo De Sio e il salto della Pace
Giorgia Meloni ci crede e non lo nasconde nemmeno più. ” I sondaggi – ha affermato ieri la leader di Fdi – dicono che alle prossime elezioni Fdi, che è in testa, potrebbe vincere con la coalizione di centrodestra. In base alle regole che ci siamo dati, il primo partito può esprimere il premier. Io sono il leader di quel partito, potrei essere la prima donna a guidare il governo nella storia d’Italia. Sarebbe un grande onore”. Per adesso però ci sono diversi problemi da risolvere, a cominciare dalle candidature. Nel rompicapo di questi giorni alcuni pezzi sembrano trovare collocazione certa. Anche in Umbria ci sono alcuni candidati irrinunciabili (Prisco e Zaffini) e un terzo seggio da conquistare che rischia di rovinare l’armonia del partito umbro. Blindatissime le candidature di Emanuele Prisco (capolista al proporzionale Camera) e Franco Zaffini (capolista al proporzionale Senato). Acque più agitate invece per la scelta del candidato di Fdi su uno dei tre collegi uninominali dell’Umbria: due Camera dei Deputati e uno Senato. Non è più un segreto che Marco Squarta aspiri a quella candidatura, anzi si vede già candidato per il centrodestra nel collegio uninominale Camera Umbria 1 (Perugia, Alta Valle del Tevere, Assisi-Bastia, Corciano, Magione). Peccato che a Terni non sono disposti ad accettare in silenzio il blitz perugino e sono pronti a far saltare il banco. “Così è troppo, come può il partito nazionale consentire che una intera provincia, quella di Terni, resti completamente fuori dal prossimo parlamento ?”, commenta più di un dirigente ternano di Fdi. A Terni, i sostenitori di Giorgia Meloni, chiedono pari dignità e rispetto, puntano in queste ore a rinegoziare gli spazi mettendo sul tavolo il loro peso elettorale. Un bel problema per i vertici del partito che dovranno provare a tenere insieme le ambizioni dei singoli e la necessità di creare un gruppo parlamentare più largo territorialmente e coeso. A Terni, non è un mistero, puntano su Alfredo De Sio che, tra l’altro, Giorgia Meloni lo ha nominato membro dell’Esecutivo nazionale del partito. De Sio per dieci anni ha rappresentato la destra umbra in Consiglio regionale e sin dal primo momento ha aderito alla nascita e crescita di Fratelli d’Italia. Nelle prossime ore a Roma prenderanno una decisione, che comunque non sarà indolore. Una decisione che avrà delle ricadute in Umbria. Se, infatti, sarà candidato Marco Squarta e dovesse essere eletto dovrà lasciare il Consiglio regionale e la presidenza di Palazzo Cesaroni. A quel punto entrerà in Consiglio regionale la lacustre (Castiglione del Lago) Michela Sciurpa, attualmente Amministratore Unico di Sviluppumbria. La Sciurpa, alle elezioni regionali di tre anni fa, si piazzò al terzo posto, subito dopo Marco Squarta e la ternana Eleonora Pace, con 2.664 preferenze. E’ la prima dei non eletti per Fdi e naturalmente “tifa” per Squarta. Con l’eventuale uscita di Squarta si aprirebbero le porte di palazzo Donini per Eleonora Pace, attualmente presidente della terza commissione permanente di palazzo Cesaroni (sociale-sanità) . Potrebbe prendere il posto di Coletto alla sanità, assumendo così un ruolo centrale negli equilibri di palazzo Donini e chiudere definitivamente la querelle tra la Tesei e Fdi. Una soluzione, sostengono i dirigenti perugini di Fdi, che compenserebbe abbondantemente l’assenza di un parlamentare ternano.