Elezioni regionali, è iniziata la giostra dei voltagabbana: accalcati alla porta della Proietti e in pellegrinaggio dalla Tesei
La gran danza è già iniziata. La campagna elettorale per la presidenza della Regione non è ancora entrata nel vivo ma la corsa sul carro del vincitore è in atto. Riposizionamenti repentini da parte di amministratori in carica, ex consiglieri regionali e dirigenti dell’amministrazione regionale sono già all’ordine del giorno. Temono di restare ai margini e sono pronti a rivedere le proprie posizioni e a mettere una nuova casacca. Esponenti importanti della cosiddetta classe dirigente, di oggi e di ieri, sono pronti a salire sul carro del vincitore prima ancora che questo abbia cominciato a muoversi. Tutto ciò, mentre si prepara il terreno di scontro nel quale si svolgerà la campagna elettorale del prossimo autunno. C’è chi ha iniziato ad accalcarsi alla porta dello staff della sindaca di Assisi, Stefania Proietti, che per molti sarà la nuova governatrice dell’Umbria. E c’è il pellegrinaggio negli uffici della Tesei per comprendere le intenzioni dell’attuale presidente sulla composizione della sua lista personale. Del resto, la politica al tempo dei cambi di casacca veloci è ormai una realtà anche in Umbria (un record in questi ultimi cinque anni a palazzo Cesaroni e palazzo dei Priori). A destra alle comunali, a sinistra alle regionali, al centro alle politiche. Certo ci vuole un fisico bestiale. I sostenitori di questo valzer ricordano che “soltanto gli imbecilli non cambiano opinione”. Ma quando si scopre che in poco tempo il cambio di casacca avviene ripetutamente è assai difficile credere a un’epidemia di casi di coscienza. Fino a poco tempo fa, prima delle amministrative di Perugia, Terni, Marsciano, Bastia, era il centrodestra la destinazione privilegiata della crisi di coscienza. In particolare, negli ultimi tempi la meta preferita è il partito di Giorgia Meloni. Dalla Lega invece ora si scappa per cercare rifugio nelle più solide schiere meloniane. Nelle ultime settimane però in diversi restano folgorati anche sulla via di Assisi. Non dev’essere facile, per Stefania Proietti, accogliere tante anime perse che dopo aver sostenuto il centrodestra hanno sbattuto la porta. C’è anche chi vuole saltare la barricata perché rimasto con le mani piene di mosche. Una giravolta con la faccia come il lato b: da destra a sinistra e da sinistra a destra, a volte al centro e altre volte contro tutti. Le ragioni sempre le stesse: sopravvivenza e opportunismo.