Elezioni regionali, la prossima tappa dei partiti umbri: la partita della Tesei e la scommessa del centrosinistra (Proietti, Oliviero e Ascani)

Terminata la campagna elettorale e i festeggiamenti, la parola d’0rdine nei partiti è riflettere su quanto avvenuto. Poi, pancia a terra verso le regionali di novembre. La desolazione del centrodestra è forte: “La sconfitta di Perugia è assai amara”, commenta un dirigente importante. Tra doglie e riserve il centrodestra si avvia a fare una verifica sulla tenuta dell’alleanza. Le ferite restano aperte, le divisioni emergono con il passare dei giorni e le frizioni interne non sembrano placarsi. Lo scenario però cambierà nei prossimi giorni quando si inizierà a parlare delle prossime elezioni regionali e del candidato a presidente. Da Bruxelles l’eurodeputato Marco Squarta fa sapere che in vista delle regionali ci sarà presto un vertice di coalizione. Sulla riconferma della Tesei precisa che “sarà Roma a decidere”. Niente di più, nemmeno una parola sull’attuale governatrice. In una intervista dei giorni scorsi, il segretario regionale della Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti, ha affermato che il “centrodestra è compatto e il candidato presidente alle prossime elezioni regionali sarà sicuramente Donatella Tesei, donna capace e in grado di raccogliere un consenso trasversale e ampio”. In realtà la situazione è più complessa di quanto racconta Marchetti. Dopo le batoste delle ultime elezioni comunali, molti esponenti di centrodestra chiedono un forte cambio di passo e un nuovo candidato. Si capirà più avanti quale sarà la scelta definitiva. La Tesei però non intende per nessuna ragione mollare ed è pronta a sbarrare qualsiasi ipotesi alternativa. Sa bene che Matteo Salvini è pronto a fare le barricate e la premier Meloni non litigherà certamente con il suo principale alleato per l’Umbria. L’alternativa è sempre la stessa: Andrea Romizi. Il risultato di Perugia però rischia di asfaltare le ambizioni dell’ex sindaco e rafforzare la candidatura dell’attuale governatrice. Sicuramente non potrà essere un candidato di Fdi, dopo le sonore sconfitte di Terni e Perugia con candidati imposti proprio dal partito di Giorgia Meloni. La sorpresa semmai potrebbe arrivare da una figura civica presa fuori dai partiti tradizionali. Sul versante del centrosinistra il Pd rafforza il suo ruolo di “perno” della coalizione e torna a festeggiare in vista dell’appuntamento di novembre. La vittoria di Perugia rappresenta sicuramente un buon viatico che fa ben sperare nella possibilità di strappare al centrodestra la guida della Regione. Proprio per questo, intende sbrogliare quanto prima la questione “candidato presidente”. Possibilmente entro il mese di luglio. Sul tavolo ci sono tre candidature: la sindaca di Assisi Stefania Proietti, il rettore dell’Università degli Studi di Perugia Maurizio Oliviero e la deputata tifernate Anna Ascani. Con la prima favorita. Appena fatta la giunta comunale di Perugia le forze politiche di centrosinistra si concentreranno sulle regionali. Sarà sicuramente una estate calda e tormentata.