Il Consiglio comunale di Spoleto boccia il Terzo polo ospedaliero: maggioranza e tre dell’opposizione compatti contro la proposta

Bocciato. Dopo mesi di tentennamenti, la maggioranza di centrosinistra decide di rispedire al mittente la proposta della giunta Tesei sul “Terzo polo ospedaliero”. Il Consiglio comunale di Spoleto chiede alla Tesei di “riformulare” la proposta  e di “individuare con chiarezza date e finanziamenti da impegnare per abbattere le liste di attesa, stabilizzare il personale precario e assumere il personale necessario al funzionamento dell’ospedale di Spoleto”. La decisione è arrivata a notte inoltrata con la minoranza di destracentro isolata in quanto a favore della mozione sono arrivati anche tre voti dell’opposizione. Sedici voti favorevoli: ai voti del centrosinistra si sono aggiunti quelli dei consiglieri Giancarlo Cintioli e Paolo Piccioni (Insieme per Spoleto) e Maria Elena Bececco (Fi). Nella mozione approvata si cita lo smantellamento del Punto nascita, l’assenza di un cardiologo h24, l’assenza di risorse umane e tecnologiche, la disarticolazione delle attività sanitarie ordinarie. Senza questi e altri servizi è inutile parlare di Dipartimento di emergenza urgenza di primo livello. Il Consiglio comunale ha espresso inoltre “forte contrarietà su alcuni punti del nuovo Piano sanitario regionale adottato dalla giunta regionale” perché avrebbe pesanti “ricadute sull’ospedale di Spoleto”. Una bocciatura, quindi, pesante che non risparmia la giunta regionale. Nell’atto approvato si sottolinea come la Tesei non abbia rispettato l’impegno preso dopo la conversione del San Matteo degli Infermi  in Covid hospital. “Il ripristino della situazione ex ante al termine dell’emergenza sanitaria” non c’è stato. Anzi, tutte le promesse fatte sono state disattese. Il Consiglio comunale ha inoltre dato mandato al sindaco di “attivarsi presso la struttura commissariale dell’area del cratere del sisma per promuovere modifiche al decreto ministeriale 70 del 2015 e in particolare riguardo ai parametri dei requisiti ospedalieri per quanto concerne i servizi di Punto nascita e Pronto soccorso”.