Istituto Superiore di Sanita’: ” Umbria a rischio basso”. Sessanta comuni umbri incidenza zero
L’Umbria è a “rischio basso ” per la pandemia. La conferma arriva anche dall’ Istituto Superiore di sanità. Uno scenario che riguarda tutte le Regioni e le province autonome , tranne tre: Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Molise, che sono classificate a ” rischio moderato”. Nel frattempo arriva un nuovo dato sulle vaccinazioni: hanno superato il 60% i residenti in Umbria che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino contro il Covid. Sono, invece, 200.520, il 25,76 per cento, coloro che hanno completato il ciclo vaccinale, ai quali sono state, quindi, somministrate entrambe le dosi. Secondo Marco Cristofori e Carla Bietta, del nucleo epidemiologico regionale, c’è una leggera risalita dell’incidenza dei positivi nei giovani fino a 44 anni, che comunque resta sotto i 50 nuovi casi settimanali ogni 100 mila abitanti. La notizia positiva arriva dai 70 anni in su: il tasso di crescita settimanale dei contagi è quasi zero. Da oltre una settimana, inoltre, non si registrano nuovi positivi negli over 80. La nuova media regionale dell’incidenza di nuovi casi è crollata al 14,82 ogni 100 mila abitanti. Un risultato straordinario che trova conferma nella valutazione di oggi dell’Istituto superiore di sanità. La provincia di Terni è addirittura a 2,24, mentre quella di Perugia è oltre il 19. La Valnerina conferma, invece, per la seconda settimana consecutiva zero contagi e in questi giorni stessa sorte è toccata ai distretti di Narni e Amelia. I valori più alti, comunque sotto quota 50, si registrano nell’ Alto Tevere (34,76), nel Perugino (25) e nel Folignate (17). Sono 60 i comuni umbri con incidenza zero, solo tre sono sopra 50: Piegaro, Pietralunga e San Giustino.