Le asticelle di Tesei e Proietti: i blocchi di partenza e la sfida Fdi-Pd. La contesa delle due donne

Restano poche ore ai partiti umbri per depositare le liste dei candidati alle prossime elezioni regionali. Se diversi candidati hanno già iniziato da tempo la loro campagna elettorale, tra eventi pubblici e faccioni in giro per la città, altri restano sotto traccia, in attesa del momento giusto per palesarsi. La coalizione che sostiene Stefania Proietti presenterà tutti i candidati domenica pomeriggio a Terni: saranno 140 i candidati che sosterranno l’attuale sindaca di Assisi. Così come saranno 140 i candidati del centrodestra che aiuteranno Donatella Tesei a tornare di nuovo a Palazzo Donini. Nella stretta finale non mancano comunque tensioni e mal di pancia, soprattutto da parte degli esclusi. I due partiti più grandi, Fdi e Pd, hanno già deciso i candidati da mettere in campo. Tommaso Bori, segretario regionale del Pd umbro, ha messo la faccia sulle scelte così come ha fatto alle recenti elezioni comunali di Perugia. E’ riuscito a mantenere la coalizione unita per provare a battere la destra e l’assemblea regionale ha approvato all’unanimità la proposta della sua segreteria. Ha  acceso i riflettori su di sé cercando e riuscendo a tenere insieme un pò tutte le anime del partito. Se si pensa a cinque anni fa, quando il Pd andò particolarmente male, oggi per i democratici dell’Umbria è ragionevole prevedere un risultato positivo. Sicuramente i dem si sono conquistati il ruolo di “cerniera” dell’intera coalizione. Nell’altro schieramento, Fratelli d’Italia è riuscita a tacitare il resto della coalizione e si presenta con tanti nomi rilevanti, puntando sull’onda meloniana che non si è ancora esaurita. Il leit motiv di questa campagna elettorale ruoterà sicuramente intorno a queste due forze politiche. In fondo è tutto un gioco di asticelle, dove ognuno fa i suoi calcoli e coltiva le speranze. Primo: qual è l’asticella sotto la quale il centrodestra perde e sopra la quale vince? La Tesei può perdere le elezioni se Fdi va sotto il 28-29%; alle ultime elezioni europee in Umbria il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto il 32,62%. Qual è, invece, l’asticella sopra la quale il centrosinistra vince e sotto la quale perde ? La Proietti può vincere le elezioni se il Partito democratico si avvicina al dato delle ultime Europee, quando in Umbria ha ottenuto il 26,38%. Un Pd al 24-25% può essere decisivo per la vittoria del centrosinistra. Le asticelle valgono quello che valgono ma quella forse più interessante da mettere a fuoco è proprio quella appena citata. Nel gioco delle asticelle ci sono almeno altri due fattori da considerare. Il primo riguarda la capacità attrattiva delle due candidate (Tesei-Proietti) mentre il secondo da tenere in considerazione è la forza dei candidati delle singole liste. Il primo fattore vede, ad oggi, la Proietti in vantaggio sulla Tesei. La sindaca di Assisi appare più accettabile e credibile per elettori moderati e cattolici. L’attuale governatrice è costretta a giocare di rimessa e a difendere le cose fatte in questi cinque anni con risultati a dir poco deludenti (economia e sanità). Il secondo fattore sembra favorire la Tesei con liste piene di big o ex, con tutta la giunta Romizi schierata nei vari partiti e la lista della candidata presidente, solo per fare un esempio, guidata dal principe delle preferenze  Nilo Arcudi. La Proietti, a sua volta, scommette sulle coscienze del bene comune, una specie di appello al “senso civico”. Sicuramente il gioco delle asticelle deciderà la contesa delle due donne e il loro futuro. E’ un gioco, certo, ma dietro a questo gioco c’è tutto.