Le condizioni di Cristina e Marta non consentono ancora il trasferimento a Perugia: raccolta di fondi per le famiglie
Le condizioni di Marta e Cristina, le due anestesiste perugine rimaste gravemente ferite nell’incidente di Aqaba, cittadina a sud della Giordania distante circa 300 chilometri da Amman, non consentono ancora di affrontare il trasferimento all’Ospedale di Perugia, dove i medici della terapia intensiva del Santa Maria della Misericordia sono pronti per accoglierle. Le loro condizioni sono ancora critiche anche se si registrano miglioramenti. Prima di affrontare un viaggio delicato, anche se in aereo, dovranno essere stabilizzate. Il primario della terapia intensiva di Perugia, professor Edoardo De Robertis, resta comunque in costante contatto con i colleghi dell’Ospedale di Amman. I genitori delle due giovani dottoresse sono ancora ad Amman, sempre accanto a Marta e Cristina. Nel frattempo è partita una raccolta fondi per aiutare le famiglie a sostenere i costi. Sono stati alcuni amici delle due anestesiste, in un post pubblicato, a promuovere l’iniziativa. ” Ciao a tutti – c’è scritto – siamo gli amici di Marta e Cristina: due ragazze specializzande in anestesia, che hanno scelto di dedicarsi alla salute e alla cura degli altri. La loro gran voglia di vivere è stata messa a dura prova da un brutto incidente in auto durante un viaggio in Giordania. Le condizioni cliniche di Cristina e Marta sono molto gravi. I familiari sono volati ad Amman per stare vicini alle ragazze. Vi chiediamo un aiuto per sostenere le famiglie delle ragazze per poter affrontare questo difficile momento”. Marta e Cristina sono state tamponate da un furgone mentre stavano tornando ad Amman per prendere l’aereo che le avrebbe riportate in Umbria. Il furgone ha tamponato violentemente l’auto che le ragazze avevano preso in noleggio su cui viaggiava anche Lucia Menghini, l’anestesista di Foligno che ha perso la vita sul colpo. Lucia si trovava sul sedile posteriore ed è stata sbalzata fuori dall’auto.