Montefalco, esposto all’Anac: “Elenco consulenze fermo al 2014, poca trasparenza”

MONTEFALCO – Si arricchisce la questione del bilancio del Comune di Montefalco. Non solo rosso, ma c’è anche la mancanza di trasparenza su alcune situazioni. A sollevarlo SiAmo Montefalco che spiega: “Il rosso del bilancio di Montefalco è certificato e noto a tutti. Soltanto i più ciechi ultrà della destra si ostinano ancora a negarlo. La relazione dell’organo di revisione dei conti parla chiaro: il consolidato presenta un risultato negativo di € – 2.019.090,80 e il Revisore aggiunge di non essere in grado d’attestare che il dato rappresenti in modo veritiero e corretto la reale consistenza economica, patrimoniale e finanziaria del Comune; l’ammanco, quindi, potrebbe essere persino superiore”.

“Ma c’è una cosa che in pochi sanno e cioè che da anni il Comune di Montefalco è amministrato in palese violazione degli obblighi previsti in materia di Trasparenza e Prevenzione della Corruzione. Il d.lgs. n. 33 del 2013 obbliga i Comuni a rendere pubblici gli atti relativi a tutte le uscite di denaro per consulenze, prestazioni professionali, appalti, affidi diretti, comprensivi di importi e destinatari dei pagamenti: informazioni che devono essere pubblicate per legge nella sezione “amministrazione trasparente” del sito istituzionale di ogni Comune. Tutti i Comuni, anche i più piccoli, aggiornano regolarmente questi dati. C’è soltanto un Comune che non lo fa: Montefalco, Comune guidato dal 2009 al 2019 dall’ex sindaco Donatella Tesei, senatrice della Lega e attuale candidata per la destra alle imminenti elezioni regionali. Comune che, guarda caso, presenta un passivo di bilancio di oltre 2 milioni”.

“Alla sezione “amministrazione trasparente” del sito istituzionale di Montefalco l’elenco dei consulenti e dei professionisti a libro paga del Comune non è aggiornato dal 2014; né sono pubblicati, se non che lacunosamente, gli atti relativi agli affidi e agli appalti. Omissioni queste che sarebbero state gravi anche qualora i conti del Comune fossero stati in perfetto ordine, ma che a fronte dello stato disastroso in cui versano le casse dell’ente potrebbero assumere un significato decisamente più serio. Il 26 luglio scorso, i consiglieri del gruppo SìAmo Montefalco hanno inviato una nota al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza del Comune: il segretario pro tempore dott. Antonio Carella, ora trasferitosi in altra sede. L’ex segretario comunale ha ammesso, tramite risposta scritta, d’aver constatato numerosi inadempimenti in materia di amministrazione trasparente, sollecitando gli uffici a procedere alla tempestiva attuazione degli obblighi di legge. Ma la sollecitazione non ha prodotto alcun effetto, tantoché la questione è divenuta oggetto d’una interrogazione discussa in Consiglio Comunale lo scorso 11 settembre. I consiglieri del gruppo SìAmo Montefalco hanno quindi richiesto l’elenco di tutti i mandati di pagamento effettuati dal Comune dal 2016 al primo semestre del 2019, da cui è stato possibile verificare che, nel periodo di riferimento, l’amministrazione ha dato mandato a numerosissimi e, in molti casi, cospicui trasferimenti di denaro a professionisti, consulenti e ditte, di cui una, addirittura, annovera tra i soci un esponente della Giunta comunale, seppure per una cifra di lieve entità. “Non intendiamo dire che questi pagamenti non siano regolari – afferma il gruppo SìAmo Montefalco – Tuttavia non pubblicare gli atti costituisce un’irregolarità grave, che non permette di capire come siano state impiegate le ingenti risorse che sono state spese e che ora mancano dal bilancio”. Inoltre, la Senatrice della Repubblica, Donatella Tesei, ha altresì ricoperto in concomitanza alla carica di Sindaco di Montefalco, l’incarico di consigliere di amministrazione della Banca Popolare di Spoleto Spa e della ditta Sitem Spa; a fronte dei cui incarichi, ad oggi, non è stato possibile ottenere, né tramite ordinaria consultazione del sito istituzionale del Comune di Montefalco, né a seguito di richiesta scritta, il documento recante la dichiarazione degli incarichi detenuti in concomitanza al periodo in cui è stata Sindaco del Comune”.

I consiglieri del gruppo SìAmo Montefalco, a fronte delle allarmanti e numerose irregolarità rilevate in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione, ritenendo di non aver avuto adeguati chiarimenti, neppure a seguito di varie iniziative finalizzate a promuovere la tempestiva ottemperanza degli obblighi di legge, hanno elaborato un esposto che è stato quindi trasmesso all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, affinché siano svolti gli opportuni accertamenti e chiarite eventuali responsabilità.

“La correttezza e la trasparenza amministrative non possono prescindere dagli obblighi previsti dal d.lgs. 33, che costituisce il più importante presupposto normativo per la prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione. Purtroppo, questi adempimenti a Montefalco sono disattesi da anni. È nel pieno diritto di tutti i cittadini conoscere i nomi delle aziende e dei professionisti pagati a spese pubbliche, ancor più laddove i conti pubblici siano entrati in grave sofferenza, come accaduto a Montefalco: è inaccettabile che un Comune non renda queste informazioni disponibili e prontamente consultabili attraverso il sito istituzionale, come prevede la norma”.