Per “Lady Crac” arriva la condanna della Corte dei Conti: l’ex curatrice fallimentare di Perugia dovrà restituire 818 mila euro
Era accusata di essersi intascata tanti soldi dai conti correnti dei fallimenti che gestiva. Le cronache dei giornali umbri raccontarono di milioni e milioni sottratti dai conti correnti delle società durante le procedure fallimentari. E’ stata accusata di aver intascato soldi dai fallimenti di alcune note società della Regione: Valigi, Salumificio di Bettona e Icap. Soldi che dovevano essere versati nelle casse dello stato per l’Iva, Irpef, Invim e Imposta di registro. A parere degli inquirenti erano spariti più o meno 10 miliardi di vecchie lire. Una vicenda che ha fatto scalpore in Umbria, iniziata più di 20 anni fa. Lady crac, oggi più che settantenne, commercialista, è stata già condannata in sede penale in via definitiva a 4 anni di reclusione per truffa. Originariamente era stata condannata a sei anni per peculato, poi l’accusa è stata derubricata con una pena più contenuta (4 anni). Ieri la Corte dei Conti dell’Umbria si è pronunciata sull’intera vicenda: lady crac dovrà restituire 818 mila euro all’Agenzia delle Entrate. “E’ stata accertata – dice la Corte dei Conti – l’appropriazione di ingenti somme di pertinenza delle procedure fallimentari, attraverso diverse modalità: mediante la formazione di mandati di pagamento abusivamente compilati e falsificati nelle firme dei giudici delegati e del cancelliere convalidati con l’utilizzo del sigillo del tribunale di Perugia, con Ottaviani cui ha prelevato somme di denaro dai libretti intestati alle procedure concorsuali; mediante richiesta ed emissione di assegni circolari che venivano poi riversati sui conti correnti intestati al marito della Ottaviani, sui quali la convenuta aveva delega ad operare; mediante storno diretto di somme di denaro dai libretti depositati dalle procedure fallimentari verso i conti correnti personali della Ottaviani”. Tra l’altro, sostengono i giudici, “Gabriella Ottaviani nel corso del processo penale “ha reso dichiarazioni sostanzialmente confessorie”. Lady crac si arricchiva quindi mettendo le mani sui conti dei fallimenti. Secondo i calcoli degli inquirenti sarebbero spariti circa dieci miliardi di vecchie lire ma dopo più di venti anni, tra prescrizioni e un va e vieni con la giustizia civile, dovrà restituire appena 818 mila euro all’Agenzia delle Entrate.
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