Perugia, trattamento radioterapico sbagliato su un bimbo: dottoressa patteggia sei mesi di reclusione. Fisico medico a processo il 20 ottobre
Ci sarebbe stato un errore nel dosaggio, il 200% superiore a quanto prescritto. Insomma, un errore tecnico che avrebbe causato gravi danni neurologici ad un paziente oncologico di appena 6 anni. Per questo, una dottoressa radioterapista oncologa dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, ha patteggiato oggi una condanna a sei mesi di reclusione, pena sospesa, e al pagamento delle spese alle parti civili (familiari). La vicenda riguarda il trattamento di radioterapia alla testa di un bambino, malato di leucemia, fatto sei anni fa. Secondo l’accusa, quel trattamento sbagliato ha provocato “una grave regressione nelle capacità di cognizione e un notevole deficit di coordinazione” al bimbo. Una scelta, quella del patteggiamento, che la dottoressa ha fatto – così è stato sostenuto dalla difesa – perché “turbata oltre modo dal procedimento penale” pur ribadendo che la sua condotta è stata “immune dagli addebiti mossi”. Insieme a lei c’è un altro collega ritenuto, dall’accusa, responsabile. Si tratta di un fisico medico che dovrà rispondere di “macroscopico errore di determinazione e calcolo delle dose di irradiazione precauzionale encefalica” . Il medico, in questo caso, ha scelto di non patteggiare e sarà giudicato con il rito ordinario. Il processo nei confronti del fisico medico inizierà il prossimo 20 ottobre e l’ipotesi di reato è la stessa della collega: lesioni personali e colpose