Perugia, violenta la compagna di classe della figlia: condannato a 9 anni un 62enne
La pena è pesante, i fatti accertati gravissimi. La vicenda risale a qualche estate fa, quando un uomo di 62 anni, originario di Trieste, era venuto a Perugia per partecipare a Umbria Jazz. Con lui anche una famiglia di amici che si erano portati dietro la figlia di 16 anni. La ragazzina era compagna di classe della figlia del 62enne, con il quale si era consolidato un rapporto di fiducia. Lo considerava uno zio, come spesso avviene tra un adolescente e un adulto amico di famiglia. La vacanza perugina si è trasformata però in un vero e proprio dramma, con la minorenne costretta a subire la violenza dell’uomo. In un primo momento l’uomo ha iniziato a metterle le mani addosso e la mattina successiva l’aveva costretta a subire un rapporto sessuale non protetto. Il tutto è avvenuto in un casale vicino a Perugia dove erano ospitati. La moglie e la figlia del 62enne, compagna di classe della vittima, erano rimasti a casa. Per ragioni familiari non erano scesi a Perugia. Inizia tutto la prima sera, durante il viaggio di ritorno da un concerto. La ragazzina era seduta sul sedile posteriore insieme all’uomo mentre i genitori erano davanti. Durante il viaggio allunga le mani su una gamba poi inizia a palpeggiarla. La mattina dopo la minorenne viene svegliata dall’uomo e subito dopo costretta a subire un rapporto sessuale non protetto. La vicenda viene alla luce successivamente quando la ragazzina venne seguita da alcuni sanitari per dei disturbi alimentari di cui aveva iniziato a soffrire dopo la violenza. L’uomo si è sempre dichiarato estraneo ai fatti ma ora è arrivata la condanna in primo grado. Per il collegio del Tribunale di Perugia (presidente Verola, giudici a latere Loschi e Grassi) l’uomo è responsabile dei gravissimi fatti contestati e lo hanno condannato a 9 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti di una minorenne.