Primo effetto di Omicron, in Umbria aumenta la somministrazione di prime dosi: si rompe il fronte no vax
C’è uno sprint di vaccinazioni in questi ultimi giorni, anche in Umbria. A ieri sera, nella nostra regione, sono state somministrate circa 102.000 terze dosi di vaccino ma sta crescendo anche la somministrazione delle prime dosi: sabato 551, per la prima volta un numero che supera quello delle seconde dosi. Rispetto alle settimane scorse, le prime dosi sono molte di più. Del resto, l’arma che abbiamo in questo momento è il vaccino ed è importante che tutti gli umbri proseguano, completino o iniziano il ciclo vaccinale delle tre dosi. Ma qualcosa si sta muovendo anche sul fronte degli incerti, di coloro che fino ad oggi hanno manifestato grosse resistenze nel fare la prima dose. Forse c’è un primo effetto di Omicron, complice anche l’introduzione del super green pass. Fatto sta che negli ultimi giorni sono aumentate le somministrazioni delle prime dosi. Ieri , il cosiddetto “paziente zero”, contagiato dalla variante sudafricana, ha deciso di parlare per chiarire alcuni elementi della vicenda. Nelle parole del dipendente 48enne dell’Eni è emerso un convincimento netto e chiaro: ” Considerato il campione della mia famiglia, che comprende uomini e donne, di età dagli 8 anni agli 81 anni e i sintomi blandi riscontrati in questi 10 giorni, posso affermare di essere soddisfatto di essere stato vaccinato poiché il vaccino ha funzionato nel nostro caso in maniera egregia, essendosi manifestata l’infezione solo con lievi sintomi”. Il fatto che il “paziente zero” fosse vaccinato, credo ” abbia avuto un effetto sul suo stato di salute: il tampone che abbiamo fatto ieri sera, prima di inviarlo al Cotugno per il sequenziamento, ha rilevato una carica virale bassa. In genere questa si osserva in procinto della guarigione tanto è vero che il paziente è asintomatico”. Sono le considerazioni del dg dell’Asl di Caserta. Tutte testimonianze e considerazioni confermano la necessità di vaccinarsi per difendersi anche dalla nuova variante. Tra gli esperti sta prevalendo la convinzione che è molto improbabile ” che il nuovo ceppo possa bucare la protezione”. Convinzione che sta facendo breccia tra gli incerti e scettici dell’Umbria, visto il buon numero di prime dosi somministrate negli ultimissimi giorni.