Prosciolto dalle accuse il sindaco di Passignano sul Trasimeno: non c’è stata nessuna truffa
Prosciolto da tutte le accuse il sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali, per il quale il Gup del Tribunale di Perugia, Margherita Amodeo, ha deciso il non luogo a procedere nell’ambito del procedimento che lo vedeva accusato di truffa aggravata e continuata in relazione ai contributi previdenziali che gli venivano versati dopo essere stato assunto dal gruppo regionale del Pd. In particolare, secondo l’accusa Pasquali, già sindaco di Passignano sul Trasimeno, venne assunto nel febbraio del 2020 dallo stesso gruppo del Partito democratico e, dopo un mese, ottenne l’aspettativa senza stipendio, giustificando tale sua richiesta proprio con le funzioni svolte da sindaco. Con l’aspettativa Pasquali ottenne il versamento dei contributi previdenziali da parte del Comune di Passignano sul Trasimeno da ritenersi però indebito. Pasquali ha sempre rivendicato la correttezza del suo operato e le accuse nei suoi confronti sono ora definitivamente cadute con il proscioglimento del gup. “Di fronte a questa indagine che è durata un paio di anni – ha commentato Pasquali con l’Ansa – non ho mai perso la fiducia nella giustizia. Confermo la felicità per il proscioglimento, in questo periodo unita alla affermazione elettorale di maggio scorso alle comunali, che sicuramente mi ha aiutato a superare bene questo periodo che è stato per me certamente complesso”. Pasquali è stato difeso dall’avvocato Nicola Cittadini. Il difensore di Pasquali si è detto soddisfatto della decisione del Gup del Tribunale di Perugia perché la “richiesta di aspettativa non presentava irregolarità né formali né sostanziali, in quanto conforme alla normativa vigente”.